Gommoni e droni per scortare i viaggi dalla Libia se pagano di più, il racconto dei profughi sbarcati a Lampedusa

Gommoni e droni per scortare i viaggi dalla Libia se pagano di più, il racconto dei profughi sbarcati a Lampedusa
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Giornale di Sicilia INTERNO

Stando a quanto emerge dai racconti degli ultimi migranti sbarcati a Lampedusa, in alcuni casi - quelli in cui il costo della traversata è maggiore - i viaggi dalla Libia si svolgono con la «scorta» di gommoni o droni. Un modo per garantire maggiore sicurezza alle persone che sono disposte a pagare di più il «servizio aggiuntivo». «Un gommone ci ha accompagnati per più di 3 ore, dopo che siamo partiti da Zawiya (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri media

La prima imbarcazione, di 10 metri, partita dal porto libico di Zuwara, è stata soccorsa da una motovedetta della Guardia di finanza al largo di Lampedusa. Giornata intensa ieri sul fronte sbarchi a Lampedusa, con 8 arrivi e un totale di oltre 400 migranti giunti sull’isola. (Il Fatto Quotidiano)

– In mare con la nave che salva i migranti. Con la benedizione di Papa Francesco. (il Resto del Carlino)

La Mare Jonio torna in mare con la benedizione del Papa. (Corriere della Sera)

Migranti, altri 79 migranti sono arrivati a Lampedusa

Un barchino, con 14 (tre donne e quattro minori) egiziani, libici, tunisini e marocchini è riuscito ad arrivare direttamente sulla spiaggia della Guitgia e le persone sono state intercettate e bloccate dai carabinieri subito dopo lo sbarco. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Non ci è voluto molto prima che la spedizione dell’accoppiata Cei- Casarini portasse i suoi frutti. La nave Mare Jonio, di proprietà della Ong Mediterranea Saving Humans - di cui è capomissione l’ex agitatore no global è salpata nella serata di venerdì da Trapani, scortata da una barca a vela della Fondazione Migrantes, diretta espressione della Conferenza Episcopale. (Liberoquotidiano.it)

Anche loro sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Sul secondo, partito da Zawiya in Libia, c’erano invece 33 siriani e sudanesi. (Giornale di Sicilia)