Che cinema: dopo Sangiuliano, registi all’assalto dei soldi pubblici

Che cinema: dopo Sangiuliano, registi all’assalto dei soldi pubblici
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Sulla telenovela Sangiuliano, arrivano oggi delle cose straordinarie che fanno capo ai coraggiosi cineasti. Dovete infatti sapere che i cineasti, quelli che producono film, possono essere divisi in due categorie: quelli alla Tarantino che se ne fottono e quelli invece che campano grazie al tax credit italiano. I secondi infatti vivono grazie a dei film spesso orribili, finanziati dai soldi pubblici. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Ai colleghi produttori e registi vorrei dire che dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema”. Alla Mostra del cinema di Venezia, Nanni Moretti non ha abbandonato le usuali vesti di “regista impegnato”. (L'Opinione delle Libertà)

Il regista Gabriele Muccino non ci gira attorno e accusa Gennaro Sangiuliano di avere “messo in ginocchio il cinema italiano”. L’ex ministro della Cultura viene rimproverato di avere alimentato un clima di autocensura che avrebbe portato numerosi artisti a tacere per paura di essere epurati. (Virgilio Notizie)

Secondo Gabriele Muccino, l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano avrebbe messo in ginocchio il cinema italiano a causa della sua legge sul tax credit, che avrebbe fermato molte produzioni e spinto gli investitori americani, che avevano scelto l'Italia per le agevolazioni fiscali, a fuggire verso altri Paesi europei. (Fanpage.it)

"Cultura e cinema in mano alla sinistra. Credono di avere più diritti degli altri"

Spero che domani sia un altro giorno". "Dopo aver visto un ministro come Sangiuliano inciampare in modo così incommentabile prendo un respiro e dico quello che volevo dire da mesi: Sangiuliano ha messo in ginocchio il cinema italiano. (L'HuffPost)

Definita «pretestuosa, confusa, incompleta e cavillosa». Oggi spiega a La Stampa che «questo governo porta moltissimi artisti e liberi pensatori all’autocensura, abbiamo visto troppe epurazioni di persone scomode, prima di parlare ci si pensa due volte. (Open)

Poi Pingitore (nella foto) lascia il giornalismo e diventa drammaturgo, sceneggiatore, regista, cabarettista. Era l'Espresso dei moderati. (il Giornale)