Addio Robert Towne, penna d’autore della Nuova Hollywood

Addio Robert Towne, penna d’autore della Nuova Hollywood
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next

Pauline Kael, che era una sua grande ammiratrice, lo definì (nella recensione di Shampoo, apparsa sul «New Yorker») «un classicista inaffidabile». E, nella decade in cui sono stati realizzati i film per cui lo si ricorda di più, Robert Towne, mancato lunedì, a Los Angeles, all’età di ottantanove anni, portava tra le pieghe del fermento rivoluzionario della Nuova Hollywood un’aura esistenzial/letteraria venata di «vecchio» fatalismo hardboiled (il manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

Si è spenta una leggenda. Robert Towne, sceneggiatore di Chinatown e Shampoo, è morto il 1 luglio 2024 all'età di 89 anni. La sua addetta stampa, Carri McClure, ha confermato la notizia a Entertainment Weekly spiegando che Towne è morto pacificamente nella sua casa di Los Angeles (Movieplayer)

Il suo capolavoro, Chinatown, ha festeggiato solo pochi giorni fa i suoi cinquant’anni di leggenda. Aveva 89 anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo sceneggiatore Robert Towne è morto lunedì scorso nella sua casa a Los Angeles all’età di 89 anni. Dopo che la sua carriera iniziò negli anni ’60, Towne divenne presto uno degli “script doctor” più richiesti nella storia del cinema, ingaggiato per risolvere problemi strutturali nelle sceneggiature dei film e per creare momenti di grande impatto in storie deboli. (BadTaste.it Cinema)

Robert Towne, morto lo sceneggiatore premio Oscar per “Chinatown”

Robert Evans, produttore di Chinatown e all’epoca tycoon della Paramount, non lo ha ricordato con particolare affetto nella sua autobiografia. “Forget it, Jake. It’s Chinatown“. Sono passati cinquant’anni esatti dall’uscita di Chinatown, e quella battuta finale è rimasta criptica come allora. (Ciak Magazine)

E' morto all'età di 89 anni Robert Towne, sceneggiatore premio Oscar per Chinatown, candidato per Shampoo e L'ultima corvè, ma autore di altri capolavori. (ComingSoon.it)

Grazie alle sue amicizie con due delle più grandi star degli anni 60 e 70, Warren Beatty e Jack Nicholson, scrisse o co-scrisse alcuni dei film emblematici di un'epoca in cui gli artisti avevano un livello di controllo creativo insolitamente elevato. (la Repubblica)