Sostegno interessato. Con la vittoria di Trump, Musk ha guadagnato 13 miliardi in una notte

Sostegno interessato. Con la vittoria di Trump, Musk ha guadagnato 13 miliardi in una notte
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L'HuffPost ECONOMIA

Elon Musk ha donato 119 milioni di dollari per sostenere la campagna elettorale di Donald Trump ma la sua scommessa è stata subito ben ripagata dalla vittoria del tycoon, facendo schizzare i titolo di Tesla a Wall Street (+13%) con un guadagno di 13 miliardi di dollari, pari ad un ritorno dell'11.000% del suo contributo. Lo scrive la Cnn. In fortissimo rialzo anche il titolo della Trump Media & Technology Group, che vola del 12,67%. (L'HuffPost)

Su altre testate

Dopo i primi endorsement, il proprietario di SpaceX e del social media X ha assunto un ruolo fondamentale nella campagna elettorale di Donald Trump. A Sky TG24 gli interventi del giornalista del Corriere della Sera Giuseppe Sarcina, del direttore de Linkiesta Christian Rocca e del professore Giuliano Noci (Sky Tg24 )

In una diretta sul Fattoquotidiano.it, l’ex corrispondente Giampiero Gramaglia ha spiegato perché l’ipotesi che il patron di X diventi il prossimo presidente Usa non è concreta. Parole che potrebbero sembrare quasi un’investitura per le prossime elezioni. (Il Fatto Quotidiano)

L' altro vincitore delle elezioni americane di Biagio Simonetta 06 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Trump e Harris, la notte più lunga. L'ex presidente già accusa: «Voci di maxi brogli a Philadelphia»

Ma l'arcipelago Trump che ha sostenuto The Donald nella sua corsa alla riconquista della Casa Bianca annovera una larga schiera di nomi di (Secolo d'Italia)

Elon Musk ha postato come un matto nella notte elettorale. Tra l’altro è stato il primo ad annunciare la vittoria di Donald Trump con questo post su X dal sapore tennistico: «Game, set, match». Uno dei più divertenti è l’autocitazione che si è fatto con il meme di se stesso che entra nello Studio Ovale tenendo in mano un lavandino. (Milano Finanza)

Già l’ha previsto, mentre votava: «Il margine non sarà neppure così stretto». A Washington, Kamala Harris non si è blindata alla Casa Bianca, protetta dai reticolati e dai servizi segreti. Che non è più l’ostile New York; è la calda Florida, ieri spazzata da un vento impetuoso. (Corriere della Sera)