L’App che accelera i processi non va: in Tribunale si torna alla “carta”
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LECCE – Pensata come acceleratore della burocrazia giuridica, l’App resa obbligatoria per Legge si trasforma paradossalmente in un freno nelle aule del tribunale di Lecce. Lo mette nero su bianco il Presidente del Coco, facendosi portavoce delle segnalazioni e del malcontento di giudici, avvocati, dipendenti del settore amministrativo e di tutti coloro che all’applicazione dovrebbero fare ricorso quotidianamente. (TeleRama News)
La notizia riportata su altri giornali
– Disponibilità a lavorare anche nel week end. Requisiti richiesti: (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Il decreto meneghino del 7 gennaio Il Presidente del Tribunale di Milano, con Decreto ex art. 175 bis comma 4 c.p.p., ha disposto la sospensione temporanea fino al 31 marzo dell'utilizzo dell'applicativo APP. (Altalex)
L’App del ministero della Giustizia che avrebbe dovuto digitalizzare il processo penale non va e per evitare il blocco dei processi bisogna tornare, almeno per ora, ai metodi tradizionali: carta e penna, o “analogico” come appare in termini più rigorosi sul provvedimento emesso dal presidente del Tribunale Paolo Vadalà martedì scorso. (corriereadriatico.it)
Il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia, con un provvedimento firmato ieri, ha sospeso il processo penale telematico. Anche la Procura di Roma ha sospeso l'App sul processo penale telematico dopo la decisione presa anche dal Tribunale che ha "evidenziato numerosi malfunzionamenti" dell'applicazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L’obbligo di deposito degli atti in udienza preliminare e dibattimento, in vigore dal primo gennaio, ma a regime solo nelle ultime ore con la ripresa delle udienze, è stato di fatto sterilizzato, nei principali uffici giudiziari, dai provvedimenti dei presidenti dei tribunali e dei procuratori. (Il Sole 24 ORE)
Il nuovo processo penale telematico è un flop anche a Latina dove si stanno registrando numerosi malfunzionamenti del sistema introdotto dal primo gennaio. GIUSTIZIA Depositi di atti impossibili, avvocati non "autorizzati" dal sistema, firme digitali introvabili e sistemi bloccati. (ilmessaggero.it)