Messina Denaro, Laura Bonafede ai giudici: "Un uomo divertente, spiritoso ed educato"
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/11/2024 08:25:00 Laura Bonafede, l'insegnante e figlia del boss mafioso Leonardo Bonafede, ha tentato di difendere la propria posizione davanti al giudice Paolo Magro con una dichiarazione spontanea che ha occupato ben 14 pagine. “Le volevo dire soltanto, le volevo chiedere di valutare la mia posizione per quella che è e mi auguro di trovare in lei quel giudice di Berlino che tutti ci auguriamo di incontrare”, ha detto Bonafede rivolgendosi direttamente al magistrato. (Tp24)
La notizia riportata su altre testate
Il gup di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e 4 mesi di carcere per associazione mafiosa Laura Bonafede, l'insegnante di Campobello di Mazara, figlia di Leonardo Bonafede, storico padrino del paese, moglie dell’ergastolano e killer Salvatore Gentile, in carcere dal 1996, e scoperta essere sentimentalmente legata al boss Matteo Mes… E custode dei segreti di Messina Denaro. (La Stampa)
Meno che mai con l’amicizia. “Come si può essere amici di uno stragista, di chi ha commesso omicidi e ha ucciso bambini (Matteo Messina Denaro è stato riconosciuto come uno dei mandanti della strage di via dei Georgofili dove perse la vita anche la piccola Nadia Nencioni e condannato per il rapimento del piccolo Giuseppe Di Matteo ndr). (Livesicilia.it)
Il capomafia scrisse una lettera alla donna, come racconta lei stessa l'11 giugno scorso rendendo dichiarazioni spontanee davanti al gup di Palermo. "Nel 2021 mi scrive che non stava bene -racconta Bonafede -che aveva subito un grave incidente, lui chiamava così il suo intervento, un grave incidente. (Civonline)
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Inizialmente imputata per favoreggiamento, l’accusa è stata poi modificata in associazione mafiosa per il ruolo attivo che la Bonafede avrebbe avuto nel contesto mafioso. Il gup di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e 4 mesi di carcere Laura Bonafede, insegnante di Campobello di Mazara e figlia del boss Leonardo Bonafede, per associazione mafiosa. (Tecnica della Scuola)
Al Comune di Castelvetrano e a quello di Campobello di Mazara sono stati riconosciuti 25.000 euro ciascuno di risarcimento del danno, 10.000 euro dovranno essere pagati dall’imputata al Ministero dell’istruzione e alla Presidenza della Regione e poi 3.000 euro ciascuno al centro studi “Pio La Torre”, all’associazione antimafia “Antonino Caponnetto”, all’associazione antiracket di Trapani e all’associazione “Codici Sicilia”. (CastelvetranoSelinunte.it)