Funerali di Santo Romano, don Patriciello: "Questi ragazzi sono feroci, ma prima di pene più severe viene l'educazione"

Funerali di Santo Romano, don Patriciello: Questi ragazzi sono feroci, ma prima di pene più severe viene l'educazione
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

A Casoria è il momento del dolore. Tra lacrime e applausi centinaia di persone hanno omaggiato la salma di Santo Romano, il 19enne ucciso a colpi di pistola da un giovane di 17 anni dopo una discussione innescata da una scarpa pestata lo scorso weekend nel vicino comune di San Sebastiano al Vesuvio. “Dovevamo andare ai ‘baretti’ come facciamo tutti i weekend – racconta Giuseppe, uno degli amici di Santo che era presente la sera dell’omicidio – c’è stata una discussione, nessuna lite, ma sembrava tutto finito e invece è successo quello che non doveva succedere”. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Ancora un’altra vittima, basta!». Sono le parole di Geolier appena postate sui social. «Terra mia, il tuo popolo ti sta umiliando a colpi di pistola. (Corriere della Sera)

«Vi chiediamo scusa, perdono per ciò che ha fatto nostro figlio e per il dolore terribile che vi è stato inflitto...». (L'Unione Sarda.it)

E dopo l'omicidio del calciatore 19enne, quando ancora i carabinieri lo stavano cercando, sarebbe andato dalla madre per chiederle 20 euro per la pizza. Il 17enne accusato di aver ucciso Santo Romano quella stessa sera sembra avesse già estratto la pistola per minacciare un altro ragazzo, nella stessa piazza di San Sebastiano al Vesuvio (Napoli). (Today.it)

Napoli, convalidato il fermo del 17enne per l’omicidio di Santo Romano: arrestato

Il 17enne, per il quale il gip ha disposto la detenzi… Emergono nuovi agghiaccianti particolari dalle dichiarazioni rese dal minore accusato di aver ucciso il 19enne Santo Romano, di cui ieri si sono tenuti i funerali nella chiesa di Santa Maria Francesca delle cinque piaghe a Casoria, e ferito un suo amico. (La Repubblica)

Il rapper partenopeo Geolier commenta su Instagram l’ultimo fatto di cronaca riguardante l’omicidio di un 18enne a Napoli, ucciso con un colpo d’arma da fuoco alla testa. Il fatto più grave è che ad essere uccisi sono giovanissimi e spesso incensurati. (Terzo Tempo Napoli)

«Sì, ho sparato, sono stato io, ma mi sono difeso da una aggressione”. È la confessione del 17enne. Il minore fermato dai carabinieri ha esploso un colpo di pist… (La Repubblica)