Luce e gas, giù i costi delle rinnovabili ma le bollette non scendono. Le ragioni
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Introduzione La guerra in Ucraina e le altre tensioni geopolitiche non hanno modificato la provenienza delle fonti energetiche italiane: ad oggi le fonti rinnovabili autoctone restano ancora poco sfruttate, in confronto soprattutto all'estero, e i prezzi delle bollette restano alti. Ecco cosa sapere (Sky Tg24 )
La notizia riportata su altri giornali
“Nelle ultime settimane il mercato del gas naturale è tornato ad aumentare superando il tetto dei 50 euro al megawattora, un limite che non veniva sfiorato da quindici mesi a questa parte”, sottolinea il presidente di Cna Piemonte Giovanni Genovesio che evidenziando il rischio di “un aumento esponenziale dei costi che metterebbe a rischio la debole crescita del Pil allontanando l’obiettivo del 1,2 %” sollecita “il rafforzamento delle azioni di controllo da parte del Governo per evitare questi eccessi”. (Radio Gold)
Una crisi che ritorna. Dopo aver raggiunto i massimi livelli a seguito della decisione di ridurre le forniture di gas dalla Russia (uno dei fattori che ha portato alla crisi tedesca) a causa dell’invasione dell’Ucraina, adesso lo spettro del caro energia sembra tornare: con l’interruzione del gas russo via Ucraina dal primo gennaio 2025, il prezzo del metano è passato in pochi giorni da 35,23 euro al megawattora a 47,33 euro (un aumento del 34,37%). (Corriere del Trentino)
Le... L'inizio del 2025 segna una preoccupante ripresa dei rincari energetici per famiglie e imprese del territorio anconetano . (Virgilio)
Il generale inverno e la situazione geopolitica internazionale riaccendono le apprensioni sul prezzo del gas. All'inizio del nuovo anno, lo spettro di ulteriori rincari è infatti tornato a bussare alle porte delle principali economie europee, con stime di incremento che riguardano anche il nostro Paese. (il Giornale)
Più di un italiano su tre si metterà a dieta dopo i vizi a tavola di queste festività, secondo un’indagine di Coldiretti/Ixè. Ma a ridurre le portate in tavola potrebbe essere non solo la necessità di riprendere la linea, dopo la scorpacciata di panettoni, pandori, dolci, cotechini, frutta secca e oltre 104 milioni di bottiglie di spumante (bilancio Coldiretti), ma anche quella di stringere la cinghia per il caro-bollette. (Quotidiano del Sud)
Leggi tutta la notizia "Siamo preoccupati. (Virgilio)