Cecilia Sala detenuta in Iran, il governo italiano al lavoro per il suo rilascio
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Cecilia Sala, nota giornalista italiana, è attualmente detenuta in isolamento nel carcere di Evin, uno dei simboli più noti della repressione politica in Iran. Costruito nel 1972 durante il regime dello Shah Mohammad Reza Pahlavi, il carcere di Evin fu inizialmente concepito come struttura per la detenzione di prigionieri politici. Dopo la Rivoluzione Islamica del 1979, Evin è diventato il principale centro di incarcerazione per dissidenti e oppositori del regime.
La deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi, ha espresso profonda vicinanza a Cecilia Sala e alla sua famiglia, auspicando che vengano percorse tutte le strade della diplomazia e della cooperazione internazionale affinché la giornalista possa tornare presto a casa. Boschi ha sottolineato la necessità di una collaborazione tra governo e istituzioni, sia nazionali che internazionali, per risolvere positivamente questa vicenda.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato che Cecilia Sala è in buona salute e che il governo italiano sta lavorando con la massima discrezione per riportarla in Italia. Tajani ha aggiunto che si stanno valutando i capi di imputazione e che l'obiettivo principale è garantire il suo rilascio il prima possibile.
Cecilia Sala, nota per il suo lavoro di reportage in zone di conflitto e per la sua capacità di raccontare il mondo con competenza e passione, ha recentemente partecipato al format Basement Café, realizzato da Lavazza, dove ha discusso della differenza tra paura e panico. Secondo Sala, la paura, in certe situazioni, è utile perché protegge, aiuta a concentrarsi e a migliorare i sensi, riducendo il rischio di farsi del male.