Trump e Vance, gli uomini dei dazi. Per l'Europa è un grosso guaio (soprattutto per l'Italia) (di A. Pira)

Trump e Vance, gli uomini dei dazi. Per l'Europa è un grosso guaio (soprattutto per l'Italia) (di A. Pira)
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Più informazioni:
L'HuffPost ECONOMIA

Donald Trump ha un cruccio. A Monaco di Baviera circolano troppe poche Ford e Chevrolet. Da presidente degli Stati Uniti aveva anche voluto farlo presente all'allora cancelliera tedesca Angela Merkel. L'aneddoto è stato ritirato fuori da Bloomberg e torna utile per ricordare agli alleati europei che nei pensieri del tycoon e del suo candidato vicepresidente J.D. Vance non c'è soltanto la Cina. Anche gli "amati" Paesi del Vecchio Continente dovranno imparare a fare i conti con il ritorno dell'Uomo dei dazi, come Trump si è lui stesso definito, nel caso di una sua vittoria il prossimo novembre nella corsa alla Casa Bianca (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Gli investitori cominciano dunque a prepararsi a questa svolta e a posizionarsi di conseguenza sui mercati. Nelle ultime settimane, secondo gli analisti, le probabilità di vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali di novembre si sono incrementate. (Borse.it)

Tumore al fegato, un passo verso il vaccino Uno studio ha ifatti identificato un gruppo di microproteine, piccole molecole espresse... Juventus cerca sponsor per le maglia, vorrebbe 25 milioni all’anno Oggi la Juventus presenterà la maglia per la stagione 2024-2025, ancora priva di sponsor... (Milano Finanza)

La deregolamentazione e la riforma fiscale hanno favorito la crescita, ma le politiche tariffarie hanno danneggiato l’uomo comune. Cosa porterebbe un secondo mandato?. Lo scrive il WSJ nel suo editoriale. (Economy Magazine)

Più di una pallottola. Il miglior alleato di Trump è un Big Mac (di G. Del Vecchio)

implicazioni del prossimo voto americano sui mercati finanziari. Cosa fare? Evitare speculazioni premature Nel mondo dei mercati finanziari, le elezioni presidenziali americane rappresentano spesso un momento di grande incertezza. (FIRSTonline)

Nell’intervista, l’ex ca… (la Repubblica)

Un'impresa epica perché il repubblicano nonché presidente in carica era reduce da un mandato sfolgorante in politica estera: guidava un’America appena uscita vincitrice dalla prima guerra in Iraq e senza più rivali, dopo il crollo del Muro di Berlino e la dissoluzione dell’Urss. (L'HuffPost)