Libano, basi Unifil accerchiate: pressing di Tel Aviv sui caschi blu italiani. Cosa sta succedendo

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L’allerta nelle basi italiane è arrivata al “livello 3”, quello più alto. I militari devono girare con elmetto e giubbotto antiproiettile, le attività sono ridotte al minimo indispensabile, e i bunker sono sempre operativi per accogliere tutto il personale quando scatta l’allarme. Una misura precauzionale, hanno spiegato dalla Difesa. Non una novità, dicono da Unifil. Ma è il segnale di come la situazione nel sud del Libano rischi di sfuggire di mano. (ilmessaggero.it)

Su altre testate

LIBANO- ISRAELE CHIEDE A UNIFIL DI SGOMBRARE ALCUNE BASI TRA LE QUALI UNA ITALIANA- L’AREA A CONTROLLO ITALIANO POTREBBE ESSERE COINVOLTA Dopo avere chiesto a Unifl di sgomberare alcune postazioi avanzate, tra le quali una italiana. (Congedati Folgore)

LIBANO, AL JAZEERA: “40 MEZZI DI ISRAELE VICINO A BASE ONU”. Oggi, stando all’emittente Al Jazeera, fotografie satellitari testimoniano 40 veicoli militari attorno al quartier generale della missione di pace Onu, a Maroun al-Ras, nel sud del Libano. (Il Fatto Quotidiano)

Due comandanti di Hezbollah sono stati uccisi nel sud del Libano da un raid dell’aviazione israeliana. Lo riferisce l’Idf, come riporta il Times of Israel. Secondo l’esercito, uno dei terroristi uccisi era Ahmad Mustaga Alhaj Ali, responsabile del lancio di centinaia di razzi e missili anticarro contro la città di Kiryat Shmona. (LAPRESSE)

Timori per la vita dei nostri soldati

Feriti due soldati La telefonata tra Tajani e Katz prima dell'attacco (Virgilio Notizie)

Le basi Unifil italiane in Libano vivono una situazione d'allarme in queste ore - con continui bombardamenti che si sentono a decine di chilometri di distanza - e la situazione oscilla tra il livello 2 e il livello 3 di allarme, ovvero il massimo. (ilmessaggero.it)

Formiche di fronte a giganti che in fondo sperano, da una parte e dall’altra di entrare in quelle caserme appena fortificate e fare man bassa di armi e di mezzi. Sul fronte sud del Libano, in quella striscia maledetta dove infuriano i combattimenti e si scavano le trincee per fermare i nemici, mentre avanzano i mezzi blindati, ci sono i nostri ragazzi. (Torino Cronaca)