Marotta sul rinnovo di inzaghi: "Una formalità, scudetto a tre"





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Beppe Marotta, presidente dell’Inter, intervenendo a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, ha affrontato diversi temi, dal futuro di Simone Inzaghi alla lotta per lo scudetto, passando per le prospettive della Nazionale. Sul tecnico nerazzurro, il cui contratto scade a giugno, non ha lasciato spazio a dubbi: "Il rinnovo è una formalità", ha dichiarato, sottolineando come la continuità con Inzaghi – che ha guidato la squadra a risultati importanti, tra cui la finale di Champions League lo scorso anno – sia considerata scontata.
Quanto al campionato, Marotta ha evidenziato come la sfida tra Inter, Juventus e Milan – quest’ultima sostituita nelle ultime dichiarazioni dall’Atalanta – stia regalando un torneo "avvincente come non si vedeva da anni". "Ci sono tre squadre candidate alla vittoria finale", ha osservato, "e questo fa bene al movimento". Pur riconoscendo che la classifica è ancora lunga da definirsi, ha messo in guardia contro la tendenza a sopravvalutare gli scontri diretti, ricordando che "le partite da calendario apparentemente facile nascondono spesso insidie".
Sul mercato, invece, ha smorzato i rumors che legano l’Inter a Gustav Isaksen, ala della Lazio: "È un buon giocatore, ma ogni giorno ci accostano a nomi diversi". Pur senza escludere nuovi arrivi, ha ribadito la fiducia nell’attuale attacco, definendo Lautaro Martínez e Marcus Thuram "una coppia di livello europeo".
Infine, sulla Nazionale di Luciano Spalletti – eliminata dalla Nations League dopo il doppio confronto con la Germania – Marotta ha adottato un tono cauto: "È un gruppo giovane e ancora inesperto, ma con qualità". Il vero banco di prova, secondo lui, arriverà a giugno, quando la squadra affronterà un esame cruciale per il futuro del calcio italiano. Senza sbilanciarsi su giudizi anticipati, ha lasciato intendere che il lavoro del ct dovrà essere valutato in base ai risultati.