Logistica, Domenico De Rosa (Ceo di SMET): "Dagli USA un monito per l’Europa"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Stampa Dopo la rotonda vittoria di Donald Trump ottenuta su Kamala Harris nell’election day del 5 novembre, si tirano le somme e si fa l’analisi del risultato ragionando, da un lato, sui motivi che hanno portato il tycoon a vincere e, dall’altro, sui possibili scenari futuri. Il Cav. De Rosa, CEO di SMET, ha fornito un’analisi a 360 gradi, soffermandosi sulle implicazioni per il continente europeo e le lezioni da apprendere. (Salernonotizie.it)
La notizia riportata su altre testate
De Rosa, CEO di SMET, ha fornito un’analisi a 360 gradi, soffermandosi sulle implicazioni per il continente europeo e le lezioni da apprendere: “Tutta la debolezza e con essa il destino di questa Europa politica si è plasticamente manifestato in occasione delle elezioni USA; Gli americani hanno scelto in modo limpido il loro Presidente e non certamente al fine di perseguire gli interessi di altri Stati stranieri". (StileTV)
Laura Traverso — Genova Caro Merlo, nel 2016 quando Trump fu eletto per la prima volta l’Europa aveva un grande leader in grado di affrontarlo, Angela Merkel. Oggi la sola leadership è quella burocratica di Ursula von der Leyen. (la Repubblica)
Nonostante parli di “mandato storico” da parte del popolo americano, il presidente eletto ha vinto il voto popolare con 1.659.047 preferenze (il 2,1% in più) rispetto a quelle che aveva nel 2020. (L'HuffPost)
Edison Research ha eseguito per un consorzio di media, composto da ABC, CBS, NBC e CNN, una serie di analisi tra i gruppi etnici, nonché nelle aree urbane e rurali del Paese. Associated Press e Fox News, invece, si sono affidate al lavoro del NORC dell’Università di Chicago. (ItaliaReportUsa.com)
“È l’ora di mettere le divisioni degli ultimi quattro anni da parte. Parole pacate che ricordano quelle espresse subito dopo la prima elezione del 2016. (GLI STATI GENERALI)
“Aiuteremo il nostro paese a risollevarsi”. È con questo impegno che Donald Trump ha vinto le elezioni del 5 novembre. La maggioranza dell’elettorato gli ha dato credito. La promessa, seducente, è di un cambiamento che arresti il declino dell’America, ne sani le ferite interne e ne ristabilisca il prestigio e l’influenza sul piano internazionale. (L'HuffPost)