Manovra, Lionti (Uil) "Il 29 in piazza anche per emergenze in Sicilia"

Manovra, Lionti (Uil) Il 29 in piazza anche per emergenze in Sicilia
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"In Sicilia le emergenze sono sempre tantissime e se ne aggiungono nuove alle vecchie, e scenderemo in piazza il 29 novembre per dire 'no' a un governo menefreghista che si volta dall'altra parte davanti alle tantissime emergenze della regione. In piena estate abbiamo affrontato un'emergenza idrica mai vista prima che ha colpito la popolazione, gli agricoltori e il settore del turismo". Così all'Italpress, Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia, a margine del consiglio confederale regionale della Uil Sicilia, a Palermo, tornando sui motivi della bocciatura da parte del sindacato della legge di bilancio, contro la quale scenderanno in piazza il 29 novembre in tutta Italia (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri media

Manovra, Cgil e Uil confermano lo sciopero generale del 29 novembre 12 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

In Italia i giovani fuorisede che vincono un concorso nella pubblica amministrazione sono ancora costretti a rinunciare perché le retribuzioni sono molto più basse rispetto al costo della vita, e ci sono 4,5 milioni di lavoratori nel settore privato che hanno un reddito annuo di 12 mila euro. (Tiscali Notizie)

Il mese di novembre finisce proprio come è iniziato: con uno sciopero nazionale del trasporto pubblico. (WIRED Italia)

Cgil e Uil: «Nessuna modifica alla manovra, resta lo sciopero generale»

I sindacati confermano lo sciopero generale per il prossimo 29 novembre contro la manovra dopo sei ore di confronto con il governo a Palazzo Chigi. Si sfila la Cisl con il segretario generale Luigi Sbarra che ammette: «Molte delle nostre rivendicazioni sono state accolte». (il Giornale)

Cinque ore di confronto, quasi sei. Officia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affiancata da Giancarlo Giorgetti e i ministri. (ilmessaggero.it)

L’incontro governo-sindacati a palazzo Chigi è durato sei ore ma non è servito ad alcunché. Una commedia delle parti fra Giorgia Meloni da una parte e Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri dall’altra nella quale non sono mancate punture di spillo. (il manifesto)