Maurizio Landini attacca Meloni sulla Manovra per la chiamata "quando era decisa": la richiesta della Cgil
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Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, intervenuto a ‘Dimartedì’ da Giovanni Floris (La7), ha rilasciato dichiarazioni durissime nei confronti del governo guidato da Giorgia Meloni. Nel talk show si è dibattuto della manovra economica che l’esecutivo sta mettendo a punto. Il sindacalista ha usato toni perentori e ruvidi, parlando di “ingiustizie” e “disuguaglianze” in merito alla Legge di Bilancio. (Virgilio Notizie)
Ne parlano anche altri giornali
A una settimana dalla prima convocazione, saltata causa “sindrome influenzale” di Giorgia Meloni, va in scena a Palazzo Chigi l’atteso incontro sulla manovra tra la premier e i leader sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Cida, Cisal, Confedir, Confintesa, Confsal, Ciu e Cse. (Il Fatto Quotidiano)
ROMA (ITALPRESS) - Sciopero confermato. Non ha portato a una schiarita il confronto a Palazzo Chigi tra Governo e sindacati con al centro la prossima legge di bilancio. Al termine dell'incontro, durato oltre 5 ore, i segretari nazionali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, hanno ribadito la volontà di proseguire con la protesta nei confronti dell'Esecutivo per via di una manovra a loro dire "pessima" e "che non affronta e non dà un futuro al nostro Paese". (Il Sole 24 ORE)
Sulla sanità abbiamo riconosciuto che questo governo ha messo più soldi di altri ma il rapporto al Pil è sempre quello. Anche se hanno dato disponibilità a discutere della detassazione degli aumenti contrattuali confermano le decisioni assunte. (LAPRESSE)
Nessuna modifica alla manovra e sciopero generale confermato. L’incontro governo-sindacati a palazzo Chigi è durato sei ore ma non è servito ad alcunché. (il manifesto)
C’era poco da illudersi, del resto, e si sapeva già che solo la Cisl, dando giudizi più sfumati sulla legge di Bilancio, non avrebbe aderito allo sciopero generale del 29 novembre indetto da Landini e Bombardieri. (L'Eco di Bergamo)
Così Pierpaolo Bombardieri. E gli spazi di modifica sono marginali». (la Repubblica)