Omicidio Cecchettin, difesa Turetta: "Ergastolo inumano, premeditazione non c'è stata"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Filippo Turetta, imputato per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, merita le attenuanti generiche e non gli vanno riconosciute le aggravanti contestate nel capo di imputazione, ossia la premeditazione, la crudeltà e gli atti persecutori. E’ la richiesta formulata, al termine di un arringa di circa tre ore davanti alla corte d’Assise di Venezia, dall’avvocata Monica Cornaviera che insieme al collega Giovanni Caruso rappresenta la difesa del 22enne. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altre fonti
Simone Vazzana Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. (Virgilio Notizie)
"Oggi ho un compito non facile: assistere, difendere un imputato reo confesso di un omicidio efferato, gravissimo e altri reati satellite. (Today.it)
Questa è la vera legalità, questa è la ci… VENEZIA. (La Stampa)
(Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
In tutto - per motivarsi nella decisione di interrompere la relazione. Il 31 luglio 2023 Giulia Cecchettin aveva annotato un elenco delle motivazioni, chiare e ordinate, che l'avevano portata a decidere di lasciare Filippo Turetta, la persona che pochi mesi dopo l'avrebbe uccisa e che ora rischia l'ergastolo per il femminicidio. (Corriere della Sera)
Il legale ha aggiunto che a Turetta "interessa avere un comportamento processuale corretto e accetterà e non interessa se avrà l'ergastolo oppure trent'anni". (La Repubblica)