Omicidio Cecchettin, l'avvocato di Turetta: "Accetterà l'ergastolo. Non sussiste la premeditazione"
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Giovanni Caruso, avvocato di Filippo Turetta con Monica Cornaviera, ha chiesto alla corte d'Assie di Venezia - che deve giudicare il reo confesso del femminicidio di Giulia Cecchettin - di considerare come attenuanti l'insussistenza delle aggravanti, della premeditazione, della crudeltà, degli atti persecutori e del rapporto affettivo. Il legale ha aggiunto che a Turetta "interessa avere un comportamento processuale corretto e accetterà e non interessa se avrà l'ergastolo oppure trent'anni". (La Repubblica)
Su altre fonti
Assisto un giovane ragazzo che ha ucciso una giovane ragazza privandola della vita, dei ricordi, dei sogni, delle speranze, dei progetti e la priva di tutti i legami che la univano alle persone che l'amavano e aveva riposto in lei aspettative di un futuro radioso". (Today.it)
Il 31 luglio 2023 Giulia Cecchettin aveva annotato un elenco delle motivazioni, chiare e ordinate, che l'avevano portata a decidere di lasciare Filippo Turetta, la persona che pochi mesi dopo l'avrebbe uccisa e che ora rischia l'ergastolo per il femminicidio (Corriere della Sera)
Dopo la richiesta della condanna all'ergastolo da parte del Pm di Venezia Petroni, oggi il processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin è continuato con l'arringa di Giovanni Caruso, avvocato difensore di Filippo Turetta, che ha cercato di dimostrare l'assenza delle aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dello stalking: "Chiediamo che vengano riconosciute le attenuanti generiche". (Fanpage.it)
«Voi non dovrete emettere una sentenza giusta, dovrete pronunciare una sentenza secondo legalità», è la richiesta di Giovanni Caruso, avvocato di Filippo Turetta, davanti alla Corte d’Assise di Venezia, schierata, «E la legalità vi impone di giudicare Filippo Turetta con una mano legata dietro la schiena, che non risponde alla legge del taglione. (La Stampa)
Oggi davanti alla corte d'Assise di Venezia, gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, si apprestano - in un’arringa che durerà un paio di ore - a ricostruire quanto accaduto l’11 novembre 2023 quando lo studente di Torreglia (Padova) uccide, con 75 coltellate, l’ex fidanzata ventiduenne. (Adnkronos)
E’ la richiesta formulata, al termine di un arringa di circa tre ore davanti alla corte d’Assise di Venezia, dall’avvocata Monica Cornaviera che insieme al collega Giovanni Caruso rappresenta la difesa del 22enne. (La Gazzetta del Mezzogiorno)