Pompei, il Dna riscrive le storie delle vittime dell'eruzione
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Non c'era un padre in fuga con il suo bambino dall'eruzione del Vesuvio. I due non erano parenti. E dei corpi che si pensava fossero di due sorelle uno è un maschio. Sono passati secoli eppure... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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In collaborazione con il Comune di Sansepolcro, il Museo Civico Piero della Francesca, l’Università di Siena e l’Università di Firenze – dà il via a un ciclo di conferenze dal titolo "L’analisi del dna antico nei contesti archeologici", che prende il via oggi al museo civico biturgense con inizio alle 17. (LA NAZIONE)
Attiva la lettura vocale Straordinarie novità per Pompei. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
I corpi di Pompei abbracciati e cristallizzati dalla lava del Vesuvio hanno un’identità diversa da quella fino ad oggi data per scontata a partire dalla riscoperta della città nel 1748: quelle che sembravano madri che abbracciavano figli piccoli, amanti o parenti che si proteggevano a vicenda, in realtà si scopre essere sconosciuti che, colti dall’ondata di fuoco, si sono ritrovati uno accanto all’altra. (intoscana.it)
Sono alcune delle ipotesi sull’identità dei famosi calchi di Pompei, le vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Due sorelle morte abbracciate sotto lo stesso tetto. (WIRED Italia)
Questi calchi, creati per conservare le forme dei corpi delle persone e degli animali intrappolati dalla devastante eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., erano stati sinora considerati principalmente come preziose testimonianze visive. (Ultima Voce)
Una Tempesta di Emozioni per Jimena (SofiaOggi.com)