Il Dna antico riscrive la storia degli abitanti di Pompei: l'ultimo abbraccio tra sconosciuti e non tra parenti

Il Dna antico riscrive la storia degli abitanti di Pompei: l'ultimo abbraccio tra sconosciuti e non tra parenti
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Per secoli è stata considerata una madre, ma adesso si rivela essere un uomo che non ha alcuna relazione di parentela con il bambino che sta cercando di proteggere, famiglie che non sono tali, composte da persone che nel momento della tragedia si sono trovate vicine per puro caso, ma anche stranieri, che cercano di sfuggire come gli altri alla catastrofica eruzione che sta per investirli: sono le storie che vengono ora riscritte grazie al Dna antico estratto per la prima volta da alcuni dei calchi degli abitanti di Pompei, sepolti dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d. (Corriere Fiorentino)

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Nel 79 d.C., l’eruzione del Vesuvio seppellì Pompei e i suoi abitanti, conservando i loro corpi sotto un deposito di lapilli e cenere. (Artribune)

Il genere e le relazioni familiari degli abitanti di Pompei non corrispondono sempre alle interpretazioni tradizionali che erano state formulate in gran parte da ipotesi moderne. Questo curioso... (Virgilio)

Due sorelle morte abbracciate sotto lo stesso tetto. Sono alcune delle ipotesi sull’identità dei famosi calchi di Pompei, le vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (WIRED Italia)

Pompei, nuova scoperta smentisce decenni di ipotesi sui rapporti tra gli abitanti

Il programma degli incontri include: Sabato 9 novembre: Alessandra Modi del Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze terrà una conferenza dal titolo “Dai fossili alle molecole: il racconto della storia naturale dell’uomo attraverso il DNA antico”, esplorando le modalità attraverso cui il DNA antico racconta la nostra storia evolutiva. (LA NAZIONE)

E dei corpi che si pensava fossero di due sorelle uno è un maschio. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Nuove scoperte da Pompei potrebbero cambiare la nostra conoscenza sul grande sito archeologico. Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università di Firenze, dell’Università di Harvard e dell’Istituto Max Planck di Lipsia ha utilizzato l’analisi del DNA antico per rivedere le interpretazioni tradizionali riguardanti gli abitanti di Pompei, sepolti durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d. (Finestre sull'Arte)