Rasconi (Uildm): «Bosso ci ha insegnato che non è una malattia che ci può dire chi siamo»
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Perché la malattia può cambiare il corpo, le abitudini, il modo di fare le cose, ma non l’essenza delle persone che siamo».
Ma quello in cui è riuscito Ezio Bosso non è una cosa facile: «Certo che non lo è», continua Rasconi.
«Quando diciamo Stephen Hawking pensiamo prima di tutto ad un grandioso fisico, poi alla persona e poi alla sclerosi amiotrofica che l’ha colpito.
«È stato, anzi è, una persona che nonostante la patologia non ha rinunciato alla sua passione», dice Marco Rasconi, presidente di Uildm, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. (Vita)
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Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. (BolognaToday)
Resiliente, intenso e sensibile alle vibrazioni del mondo, Ezio Bosso non ha mai smesso di emozionarci, neppure quando le sue dita hanno smesso di correre lungo la tastiera del pianoforte, neppure oggi che non c’è più. (Libreriamo)
Oggi il mondo della musica - e non solo - piange Ezio Bosso, morto questa notte nella sua casa di Bologna. "Ezio Bosso è stato un compositore e un interprete straordinario. (BolognaToday)
A Firenze si è esibito per l'ultima volta nel 2016 al Teatro Verdi, tutto esaurito per due sere di fila. Perchè la musica è come la vita, la si può fare in un solo modo: insieme". (Toscana Media News)
La seconda sarà abbracciare un albero”, aveva fatto sapere Ezio Bosso dalla sua casa di Bologna. Nato a Torino il 13 settembre del 1971, è stato direttore d’orchestra, compositore e pianista. (Cinque Quotidiano)
È una stanza in cui mi ritrovo bloccato per lunghi periodi, una stanza che diventa buia, piccolissima eppure immensa. Ma anche lei mi ha ricordato la mia fortuna. (Sky Tg24 )