Reporter russa uccisa da una mina nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

La corrispondente di guerra del principale canale televisivo statale russo, Channel One, è stata uccisa da una mina nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina. Lo ha fatto sapere l’emittente televisiva per cui lavorava. “La corrispondente di guerra di Channel One, Anna Prokofieva, è morta mentre svolgeva il suo dovere professionale. È successo nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina”, ha dichiarato il canale televisivo. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo ha detto durante un briefing la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. (Civonline)

Aleksandr Fedorchak, corrispondente di guerra del quotidiano russo Izvestija, è stato ucciso in Ucraina oggi: lo ha riferito il giornale, facendo riferimento all’”operazione militare speciale”, come Mosca ha definito l’offensiva avviata il 24 febbraio 2022. (Notizie Geopolitiche)

Ucraina, cronista uccisa da una mina a Belgorod: la Russia accusa Kiev ROMA – Aveva 35 anni, Anna Prokofyeva, la giornalista dell’emittente statale russa Pervyj Kanal, rimasta uccisa da una mina nell’oblast russo di Belgorod, mentre il suo collega e cameraman, Dmitry Volkov, è rimasto ferito. (Dire)

Roma, 26 mar. Channel One, Anna Prokofieva… Le nostre condoglianze vanno principalmente alla famiglia di Anna e all’intero staff di Channel One”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe. (Agenzia askanews)

Stava viaggiando in auto con il suo cameraman quando una mina li ha fatti saltare in aria. «La corrispondente di guerra di Channel One, Anna Prokofieva, è morta mentre svolgeva il suo dovere professionale, nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina». (Io Donna)

Anna Prokofieva, reporter di guerra del primo canale della tv di Stato, Pervyj Kanal, è morta nell’esplosione di una “mina nemica” nella regione meridionale di Belgorod, al confine con l’Ucraina. Grave il suo cameraman, Dmitrij Volkov. (la Repubblica)