Ciao Lole!

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
">
F1Sport.it SPORT

A Brands Hatch, Lole – preferisco ricordarlo con questo soprannome piuttosto che qualsiasi altro – impartì una lezione di guida al suo vecchio nemico Lauda, ormai alfiere della Brabham ma, per tutti, Ferrari compreso, fu Lauda a perdere contro una Ferrari vincente.

Sparito Lauda, Ferrari si vide obbligato a confermare l’argentino ma dopo poche gare già si capiva che il suo abitacolo era destinato ad altri. (F1Sport.it)

La notizia riportata su altri giornali

Tormentato e tormentoso, lo aveva definito Enzo Ferrari, eppure quel suo carattere in cui il dubbio era sempre al centro delle sue decisioni, gli ha permesso di scontrarsi contro i migliori piloti del mondiale F. (Automoto.it)

Ma per lui, pur con tanto tormento, era imprescindibile Anche oggi, a 40 anni esatti da quei giorni e con Lole non più di questa terra, riesce amarissimo riflettere sul tormento che quel giorno nel Nevada Reutemann avrà provato. (FormulaPassion.it)

Nei suoi due anni a bordo della rossa di Maranello, anni 1977 e 1978, ebbe come compagni di squadra prima Niki Lauda e poi Gilles Villeneuve Ti potrebbe interessare> > > Formula 1, ecco cosa è successo alle Ferrari. (Ck12 Giornale)

Il mondo della Formula 1 in questi giorni è in lutto per la scomparsa di Carlos Reutemann. Vediamo più da vicino chi era Carlos Reutemann e perché la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile. (Motori Magazine)

Il più grande pilota argentino di Formula 1 ha guidato auto per le squadre Brabham, Ferrari, Lotus e Williams Addio a Carlos Reutemann: la F1 piange l’ex pilota della Ferrari. Era malato già da tempo, infatti si trovava ricoverato in terapia intensiva nell’ospedale di di Santa Fe, in Argentina. (LettoQuotidiano)

LEGGI ANCHE > > > Dramma in Ferrari: è stato investito e ora ha perso un piede (VIDEO). Nel 1977 doveva essere il pilota di punta della casa di Maranello, ma alla fine il titolo andò proprio a Lauda Sono tutti distrutti per l’improvvisa morte di Carlos Reutemann. (CheNews.it)