I 50 mila «teslisti» d'Italia divisi da Musk: «Mi vergogno ad aver dato dei soldi a uno così». «Comunisti rosiconi»

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Corriere Milano ECONOMIA

E poi, dopo molti distinguo, tutti si dissero d’accordo: «Non ce l’aspettavamo di finire in questo frullatore». Temete atti vandalici? «Non più di prima». Intanto però c’è chi ha iniziato ad appiccicare adesivi: «Ho comprato quest’auto prima che Elon impazzisse». «Quest’auto è dotata di video sorveglianza». Il primo è di nicchia, il secondo attira molti: a Milano la Tesla vandalizzata durante il corteo per Dax del 15 marzo ha ripreso l’assalto con le sue telecamere «e ciò — sottolineano — potrebbe aiutare riconoscere gli autori. (Corriere Milano)

Su altre fonti

Da settimane, gruppi di attivisti che si battono contro le politiche del 47 esimo presidente degli Stati Uniti, tra cui People Ove… (La Stampa)

Tre giorni fa la procuratrice generale Usa, Pam Bondi, ha annunciato l'incriminazione di tre persone per il loro coinvolgimento in quella che ha descritto come «un'ondata di terrorismo interno contro Tesla». (Corriere del Ticino)

Gli attacchi alle auto Tesla vanno considerati come “terrorismo interno” perché sono “politicamente motivati”. La procuratrice generale Usa Pam Bondi ha appena annunciato l’incriminazione di tre persone che avevano incendiato con molotov macchine elettriche della casa automobilistica di proprietà del miliardario Elon Musk, stretto alleato di Donald Trump, e alcune stazioni di ricarica. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo che il presidente Trump e altri membri del Governo hanno dichiarato che gli attacchi contro l'azienda sarebbero stati trattati come terrorismo interno, c'era chi pensava che la situazione sarebbe migliorata. (HDmotori)

La Tesla come le statue di Cristoforo Colombo. Era accaduto due anni fa con la rivolta contro i conquistadores spagnoli in tutto il Centro e Sud America: le riproduzioni dei grandi scopritori del Continente prese a martellate, divelte, legate dietro ai paraurti delle auto e trascinate per strada, a volte perfino decapitate. (L'Espresso)

Il malcontento, dovuto ai tagli e alla cancellazione di servizi (a personale e finanziamenti), ha portato a manifestazioni e, in alcuni casi, a veri e propri atti di vandalismo contro i concessionari. (Sky Tg24 )