Open, la procura riflette

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INTERNO

FIRENZE - Che fine farà l’inchiesta Open? Nessun commento ufficiale in procura all’indomani della sentenza che ha mandato assolti tutti gli imputati, a cominciare dal leader di Italia Viva Matteo Renzi. Ogni mossa sarà valutata dopo il deposito delle motivazioni, entro 30 giorni, della decisione letta in aula giovedì mattina dal gip Sara Farini. Non sarà comunque il pm Luca Turco a depositare un eventuale ricorso in corte d’Appello contro il non luogo a procedere, motivato sulla base delle novità introdotte dalla Cartabia sulla "ragionevole previsione di condanna" non ravvisata dal giudice in ordine alle accuse di finanziamento illecito ai partiti, corruzione, traffico d’influenze.

A margine del caso Renzi, lunghezza dei processi e finanziamento ai partiti, due temi su cui ragionare. Lasciando da parte le strumentalizzazioni politiche, che non mancano mai, men che meno in un momento come questo di grande tensione tra potere politico e giudiziario, il procedimento a carico di Matteo Renzi e di altri dieci pone due spunti di riflessione che riguardano tutti noi come utenti del sistema giustizia. Il caso si è concluso il 19 dicembre con la decisione di non luogo a procedere perché "gli elementi acquisiti non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna" per tutti gli indagati.

In pensione il pm che ha perseguitato Renzi. E al Csm è sparito il fascicolo contro di lui. Sarà contento il pm Antonino Nastasi di ritrovarsi da solo col cerino in mano. Per cinque anni ha affiancato il suo capo Luca Turco nella caccia ai fondi neri di Matteo Renzi, lo ha aiutato a scavare senza riguardi nei conti, nelle chat, nei legami dell'ex premier e di buona parte della sua famiglia; è stato accanto a lui quando Turco e Renzi si accapigliavano in aula, ha subìto anche lui gli strali dell'ex premier.

Maria Elena Boschi: “A Firenze un’indagine basata sul nulla. Noi non abbiamo violato la legge, i pm sì”. La sentenza sul leader della Lega arriva mentre è in corso l’intervista e Maria Elena Boschi, quando le viene chiesto se anche quello contro Matteo Salvini sia stato un processo «politico» spiega: «Non tocca a me giudicare. Rispettiamo la decisione senza ulteriori polemiche. Il mio giudizio morale e politico è che Salvini ha sbagliato con Open arms