Quanti Hikikomori ci sono in Italia: allarme di Valditara

Quanti Hikikomori ci sono in Italia: allarme di Valditara
Più informazioni:
Virgilio Sapere INTERNO

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. Il ministro Valditara ha lanciato l'allarme sul fenomeno degli Hikikomori, i giovani che si isolano dal resto del mondo: quanti sono in Italia Hikikomori è un termine giapponese che significa ‘stare in disparte’. (Virgilio Sapere)

Su altre testate

Sono i tratti dei giovani hikikomori, identificati per la prima volta in Giappone negli anni ’90 e diffusi anche in Italia. Autoreclusi in casa, senza nessun contatto con il mondo esterno. (Il Fatto Quotidiano)

Uno studio condotto da PISA (Programme for International Student Assessment) ha confermato ciò che molti sospettavano: l’uso eccessivo degli smartphone in classe ha un impatto negativo sull’apprendimento e sul rendimento scolastico degli studenti. (Orizzonte Scuola)

Il problema delle dipendenze giovanili non si limita però al mondo virtuale. (Orizzonte Scuola)

Hikikomori, fenomeno in aumento. Valditara: “50mila casi in Italia”. L’abuso del cellulare uno dei fattori alla base

È la vita dei cosiddetti "hikikomori". Sono 50mila quelli italiani, secondo il dato fornito dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara alla presentazione della "Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024". (Today.it)

Il cellulare è stato identificato come un elemento che può diminuire le prestazioni degli studenti. Secondo il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, l’uso eccessivo del cellulare incide negativamente sulla capacità di memorizzazione e attenzione degli studenti. (Orizzonte Scuola)

“Il telefono cellulare non aiuta nello studio perché diminuisce le prestazioni degli studenti e incide sulla capacità di memorizzazione e di attenzione” ed è “sempre più diffusa la tendenza di lasciare i bambini con il cellulare in mano. (Tecnica della Scuola)