L'Ue rinvia le multe per i produttori. "Maggiore flessibilità per tutto il comparto"

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il Giornale ECONOMIA

L'Unione europea usa bastone e carota nei confronti del settore automobilistico e, nel giorno in cui annuncia il rinvio delle multe per i produttori di autovetture e veicoli commerciali nel periodo 2025-2027, multa quindici case automobilistiche e l'Associazione europea dei produttori di automobili Acea per 458 milioni di euro. Sebbene si tratti di due diverse partite, colpisce la concomitanza degli eventi anche se la giornata si chiude con un bilancio più che positivo per il settore automobilistico. (il Giornale)

Su altri media

L'esecutivo europeo vuole dilatare i controlli, senza modificare i parametri. La Commissione europea ha avanzato una proposta per evitare che le case automobilistiche che operano in Ue debbano pagare le prime multe per la violazione dei nuovi parametri di emissioni delle vetture vendute a partire dal 2025. (QuiFinanza)

La Commissione Ue ha depositato ieri l’emendamento che concede alle imprese automobilistiche di evitare, almeno nell’immediato, le multe legate alle emissioni di CO2. (Industria Italiana)

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – L’europarlamentare Flavio Tosi (Forza Italia-Ppe) commenta positivamente la proposta della Commissione europea di modifica al regolamento sulla riduzione delle emissioni di CO2 per le auto e i furgoni, concedendo più flessibilità e più tempo (tre anni dal 2025-27 e non più uno) nel raggiungimento dei target. (agenziagiornalisticaopinione.it)

Auto: l'Europa rinsavisce sulle emissioni di CO2, più flessibilità sulle multe

Il provvedimento, come anticipato dalla presidente Ursula von der Leyen, consente di calcolare la conformità ai limiti su una media triennale (2025-2027), anziché annualmente, per evitare di penalizzare le case automobilistiche con multe immediate. (il Giornale)

La Commissione europea ha tirato il freno – almeno un po’ – sulle regole che impongono tagli drastici alle emissioni di CO2 per auto e furgoni. Non è una retromarcia in senso stretto, bensì un colpo di frizione: più flessibilità, meno pressione, almeno fino al 2027. (Virgilio)

Piano che come abbiamo scritto diverse volte era stato criticato da una parte dell'industria, sebbene si apprezzasse l'aperura di Bruxelles a concedere più tempo ai costruttori per centrare i nuovi obblighi sulle emissioni. (HDmotori.it)