Cecilia Sala, l’assessore fa rimuovere lo striscione per la giornalista prigioniera in Iran: scoppia la protesta
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«Muraro dovrebbe evitare certe sparate e, da assessore alla sicurezza, preoccuparsi dell'escalation dei furti a Mogliano non di un gruppo di giovani che manifesta legittima preoccupazione per la sorte di una connazionale detenuta in maniera illegale da una dittatura». Giacomo Nilandi, voce dell'opposizione, spiega come il 28 dicembre sia stato informato dai ragazzi di Officina 31021 dell'esposizione dello striscione in via Zermanesa, all'altezza del supermercato Cadoro per chiedere la liberazione di Cecilia Sala, giornalista e podcaster italiana detenuta a Ervin in Iran dal 19 dicembre. (ilgazzettino.it)
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Come se fosse una novità che i diritti non valgono nulla da noi quando vai contro il potere, mentre anche a Roma si spartiscono attentamente tra amici e non amici. Il caso si consuma al margine di un conflitto internazionale tra gli Stati Uniti e il nostro paese che impone una soluzione politica», dice amareggiato Amir, uno dei rari giornalisti iraniani che stanno seguendo il caso di Cecilia Sala in Iran. (il manifesto)
La vicenda Sala è sempre più complicata, ma col passare dei giorni appare chiaro come la palla sia nelle mani del governo italiano. (Fanpage.it)
TEHERAN – Il caso Cecilia Sala è oggetto di un'inchiesta per l'Iran. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmail Baghaei nel suo aggiornamento settimanale, ripreso dall'agenzia di stampa Tasnim. (la Repubblica)
Donne non di propaganda bensì ferme, trasparenti, decise a risolvere, senza manifesti e pubbliche apparizioni, un momento aspro, inquietante, infine vile (il Giornale)
Metto subito in chiaro come penso vada risolto il caso di Cecilia Sala. (il Giornale)
Scorrendo il suo libro più recente, dal titolo provocatorio "Non si… A parlare con HuffPost è Valentine Lomellini, professoressa dell'Università di Padova, dove insegna "Terrorism and Security Cooperation" e dirige il Centre for Security Studies. (L'HuffPost)
