Unione Sindacale di Base: Grande successo dello sciopero dei ferrovieri: un segnale fortissimo che non può più essere ignorato da aziende e sindacati firmatari! Verso lo sciopero generale del 13 dicem
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Si sta per concludere lo sciopero nazionale di 24 ore di tutti i ferrovieri indetto da USB Lavoro Privato, per tutti i lavoratori e lavoratrici addetti al trasporto ferroviario, effettuato insieme all’Assemblea Nazionale del personale di macchina e di bordo. Uno sciopero che ha visto una grande adesione da parte di tutto il personale delle società coinvolte: con una media del 75% tra i ferrovieri dell’esercizio e punte del 100% in alcuni territori con un grande numero di treno cancellati o fortemente ritardati. (USB)
Ne parlano anche altri giornali
E’ stata una giornata di passione e incertezza, per chi ha viaggiato sui treni in questa domenica di sciopero. Basta vedere il tabellone dei treni nella stazione di Milano Centrale, in un momento qualsiasi del pomeriggio: tante cancellazioni, alcuni treni che si salvano, altri con ritardi che superano i 100 minuti. (La Repubblica)
A cura di Alessia Rabbai (Fanpage.it)
Da stasera alle 21 scatta lo sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto ferroviario, fino alla stessa ora di domenica, proclamato dai sindacati autonomi. Si preannuncia un weekend di disagi per chi si deve spostare. (ilmattino.it)
Sono diversi i treni cancellati in arrivo e in partenza alla Stazione Centrale di Bologna a causa dello sciopero indetto dalle 21 di ieri e che riguarda il personale del Gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, a eccezione delle regioni Piemonte e Valle d'Aosta. (il Resto del Carlino)
Riguarda il personale del Gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, a eccezione delle regioni Piemonte e Valle d'Aosta. Lo sciopero riguarderà anche i treni Italo. (Corriere della Sera)
Questa chiusura non solo mette in difficoltà i lavoratori ma causerà nuovi disagi ai passeggeri già tartassati dall’aumento dei biglietti, dal peggioramento del servizio e dai ritardi sistematici per una rete sovraccarica. (il manifesto)