Spie e dossier, spunta il Trentino: società locale fra i clienti di Equalize
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TRENTO. Tocca anche la nostra provincia l'indagine della Dda di Milano e della Direzione nazionale antimafia sulla presunta rete di cyber-spie e sul relativo mercato di dati personali, acquisiti in maniera illecita e rivenduti attraverso dossier spesso "mimetizzati" in modo da apparire leciti. Fra le persone spiate compare il nome di un 77enne roveretano, che non risulta far parte del mondo imprenditoriale trentino, mentre emergono contatti fra Equalize srl di Milano, società di investigazioni indagata, e Municipia, la spa con sede alle Albere. (l'Adige)
La notizia riportata su altre testate
Ma c’era un problema: «La schermatura dei loro affari», annotano i carabinieri del Nucleo operativo di Varese nell’informativa agli atti dell’inchiesta sull’esfiltrazione illegale di dati e vendita di report. (ilmessaggero.it)
Si è espresso con questi toni Massimiliano Camponovo, il detective privato finito agli arresti domiciliari mell’inchiesta della procura di Milano. “Temo per l’incolumità mia e della mia famiglia, mi passavano i dati e io facevo i report, eseguivo”. (Il Fatto Quotidiano)
Gallo, uno degli arrestati (ai domiciliari) nell’inchiesta sulla presunta rete di cyber spie, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Anche Nunzio Samuele Calamucci, l’hacker del gruppo, non ha risposto al giudice, ma ha fornito dichiarazioni in un documento scritto. (il Giornale)
Un’inchiesta si allarga e svela trame degne di una spy story firmata da le Carrè. Nel mirino dei magistrati, infatti, è finito anche Stefano Speroni, il potente capo degli affari legali di Eni: l’accusa è di concorso in accesso abusivo a sistema informatico. (Domani)
Come riporta Il Messaggero il caso di Equalize, la società definita sulla stampa e in tv come una centrale di dossieraggio capace di spiare i database dello Stato, si arricchisce di un ulteriore dettaglio. (StartupItalia)
E lui sorridente: «Ma questa è la mia casa, qui sono stato così tanti anni, certo vedo che siete tutti nuovi rispetto ai mieti tempi, datemi un arancino che lo faccio assaggiare alla mia collaboratrice», dice il presi… (la Repubblica)