Fitto si difende dalle accuse di incoerenza
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Raffaele Fitto, vicepresidente designato per la Coesione e le Riforme della prossima Commissione europea, ha affrontato un'audizione di conferma al Parlamento europeo a Bruxelles, durante la quale ha dovuto rispondere a numerose critiche. Gli eurodeputati della commissione Affari regionali, guidati dal socialista romeno Adrian-Dragos, hanno sollevato dubbi sulla compatibilità delle posizioni passate di Fitto, quando era eurodeputato per il gruppo dei Conservatori Ecr, con il ruolo che è chiamato ad assumere oggi.
Fitto, nel suo discorso introduttivo, ha voluto chiarire che non rappresenta un partito politico né uno Stato membro, ma l'Europa. Ha sottolineato il suo impegno per l'Unione Europea, ricordando la sua partecipazione al dialogo sullo Stato di diritto, assegnato al Consiglio Affari Generali, durante il suo mandato come ministro degli Affari Europei. Nonostante la presenza degli interpreti, Fitto ha scelto di leggere il proprio discorso in inglese, un inglese italianizzato che ha suscitato qualche perplessità tra i presenti.
Durante l'audizione, Fitto ha ribadito più volte che le sue posizioni passate erano legate al ruolo che ricopriva allora e che oggi, in qualità di vicepresidente designato per la Coesione e le Riforme, il suo impegno è rivolto esclusivamente all'Europa. Ha incontrato Vera Jourova e Didier Reynders, con i quali ha discusso delle questioni legate allo Stato di diritto, dimostrando la sua volontà di collaborare e di rappresentare al meglio la Commissione Europea.
L'audizione è stata un banco di prova per Fitto, che ha dovuto difendersi dalle accuse di incoerenza e dimostrare la sua capacità di ricoprire il nuovo incarico.