Nomine Ue, diretta Tusk: «Nessuna decisione senza Meloni, non c'è Europa senza Italia». E Tajani: errore non interloquire prima

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ilmattino.it INTERNO

Nomine Ue. Si apre ufficialmente a Bruxelles la partita delle nomine europee. La premier Giorgia Meloni è attesa nella capitale belga per l'inizio dei lavori del Consiglio europeo - l'arrivo dei leader all'Europa Building con i 'doorstep' è previsto per le 12.30. Sul tavolo del summit, a seguito della riunione informale dei leader del 17 giugno, ci sono le nomine per il prossimo ciclo istituzionale della Ue. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nonostante il livello da record di astensionismo, secondo molti un presunto messaggio di non adesione, l’Unione Europea si prepara a riproporre Ursula von der Leyen. Questo secondo l’intesa arrivata tra popolari, socialisti e liberali: le tre forze politiche avrebbero trovato l’accordo per appoggiare un secondo mandato della Presidente della Commissione europea. (Radio Radio)

Perchè, a quanto si apprende, i sei negoziatori dell'Ue che stanno trattando i posti di vertice dell'Unione hanno trovato un accordo per sostenere Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea, il portoghese Antonio Costa al Consiglio europeo e l'estone Kaja Kallas come Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell'Ue. (ilmattino.it)

Dentro o fuori. Quelli che attendono Giorgia Meloni a Bruxelles saranno due giorni di fuoco che decideranno quale sarà il peso politico dell'Italia nei prossimi anni, ma anche il destino di Ecr, il partito dei conservatori europei guidato dalla premier, che in queste ore rischia di perdere pezzi importanti. (EuropaToday)

Consiglio europeo al via: cosa farà l'Italia sulle nomine?

Il sì alla triade che la tedesca formerà per i prossimi cinque anni con Kaja Kallas nelle vesti di Alto rappresentante Ue e Antonio Costa a guidare i lavori del Consiglio europeo ha trovato la maggioranza qualificata - rafforzata - necessaria intorno al tavolo dell'Europa building. (Trentino)

“Ne discuteremo attentamente ed equamente tra di noi. Tutti e 27 sono ugualmente importanti. Ma abbiamo reso più semplice prendere una decisione perché il Consiglio europeo e gli Stati membri devono avanzare saggiamente una proposta che possa contare sulla maggioranza del Parlamento”. (Il Sole 24 ORE)

La scelta dei cosiddetti "top jobs" è il tema più divisivo, stante il fatto che le ultime elezioni hanno visto l'ascesa di forze di opposizione che non si possono più ignorare (e non vogliono essere ignorate), mentre la vecchia maggioranza ancora in piedi faticherà ad imporre le vecchie nomine. (LA STAMPA Finanza)