Putin si dice pronto ai negoziati di pace ma la Nato no
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Putin si dice pronto ai negoziati di pace ma la Nato insiste: "Aumentare la spesa in armi degli Stati membri e il sostegno a Kiev". Sembra uno scherzo, ma mentre Vladimir Putin è tornato a dirsi disponibile all’apertura di un negoziato che metta fine al conflitto in Ucraina, dalla Nato si sono affrettati a parlare di un bluff, per poi proporre l’aumento delle spese militari in chiave anti-russa. “Ho ripetutamente affermato che la Russia non solo è pronta per i negoziati, ma che a un certo punto, proprio all’inizio del conflitto, ha condotto questi negoziati e che è stato siglato anche un accordo reciprocamente accettabile”, ha dichiarato Putin, ma poi “la parte ucraina, su consiglio esterno, ha rifiutato questo accordo”. (LA NOTIZIA)
La notizia riportata su altri giornali
Si tratta di una iniziale proposta di Mosca per un «accordo di pace» con Kiev, che il Cremlino ha redatto poco dopo aver lanciato la sua invasione su vasta scala nel febbraio 2022. (Corriere del Ticino)
Le richieste della Russia all’Ucraina sono state, fin dall'inizio del conflitto, irrealistiche e impossibili da accettare. (corriereadriatico.it)
Ed è stato persino elaborato un accordo reciprocamente accettabile, siglato dalla parte ucraina. (Tiscali Notizie)
Pochi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, Mosca propose un trattato di pace le cui condizioni unilaterali equivalevano alla resa di Kiev. Lo rivelano documenti ufficiali ottenuti da Systema, l'unità investigativa russa di RFE/RL. (La Stampa)
Il numero di truppe nordcoreane nella regione russa di Kursk è aumentato di circa 2.000 unità. (Sky Tg24 )
Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha confermato ufficialmente il primo scontro tra le forze ucraine e soldati nordcoreani inviati in supporto della Russia. (Ultima Voce)