Napoli, il set dei sogni

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La città di Napoli, già nota per la sua ricca storia e cultura, sta vivendo un momento di grande fermento nel mondo del cinema e delle fiction. L'edizione odierna del quotidiano Il Mattino dedica la prima pagina a questo fenomeno, sottolineando come registi del calibro di Paolo Sorrentino e Gabriele Salvatores abbiano scelto Napoli come ambientazione per le loro opere. In particolare, il nuovo film di Salvatores, "Napoli-New York", che uscirà nelle sale il 21 novembre, rappresenta un omaggio al neorealismo italiano, arricchito da effetti speciali moderni.

Il progetto di Salvatores nasce da un'idea di Federico Fellini e dello sceneggiatore Tullio Pinelli, che negli anni Quaranta avevano scritto un copione di circa ottanta pagine intitolato "Napoli-New York". Questo copione, ritrovato quindici anni fa in un baule nella casa di Pinelli, è stato affidato a Salvatores dopo una lunga trattativa con gli eredi. Il regista ha trasformato il soggetto in una favola moderna, ambientata nel secondo dopoguerra, dove i piccoli protagonisti, Carmine e Celestina, cercano di sopravvivere aiutandosi a vicenda.

Salvatores, nato dietro piazza del Plebiscito, ha dichiarato che solo dei bambini napoletani avrebbero potuto interpretare i ruoli principali del film. I giovani attori Dea Lanzaro e Antonio Guerra, infatti, sono stati scelti per la loro autenticità e capacità di rappresentare lo spirito della città. Il regista ha sottolineato come Napoli sia uno "state of mind", un luogo che non si può dimenticare una volta vissuto.

Il film, un piccolo kolossal dal costo di circa 15 milioni di euro, rappresenta un regalo di Fellini, secondo Salvatores, che si è detto commosso al pensiero di poter realizzare un'opera basata su un'idea del grande maestro del cinema italiano.