Chi vince davvero con i dazi auto di Trump? Spoiler: non sono (solo) Tesla e Ford

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eToro ECONOMIA

I mercati amano le etichette facili: “protezionismo = bene per chi produce in casa”. Ma la verità – come spesso accade – è più sfumata. Nell’annuncio delle nuove tariffe del 25% su auto e componenti importati, il vero rally non è partito dai soliti noti dell’industria automobilistica. Se ti aspettavi che a festeggiare fossero Tesla o Ford, sappi che la Borsa ha guardato altrove: verso un settore che, in apparenza, avrebbe poco a che fare con la manifattura – quello del noleggio. (eToro)

Su altri giornali

“I dazi sono ingiustificati, dannosi e assolutamente contrari allo spirito di collaborazione che deve esistere tra alleati”, dice Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia, l’associazione nazionale della filiera dell’industria automobilistica. (Il Fatto Quotidiano)

NEW YORK – Persino Arthur Laffer, economista icona dei repubblicani, ha avvertito Trump che i dazi sulle auto rischiano di provocare “un danno irreversibile”. (la Repubblica)

Così il presidente americano Donald Trump ha commentato, in una intervista alla Nbc News, l'ipotesi che le case automobilistiche aumentino i prezzi dei veicoli prodotti all'estero a causa dei nuovi dazi del 25%. (Il Messaggero - Motori)

Ecco i produttori più colpiti secondo gli analisti e le stime casa per casa (Milano Finanza)

«Non ci saranno ritardi sull'imposizione di dazi il 2 aprile». Lo ribadisce Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, in un'intervista rilasciata nella notte italiana alla tv americana Nbc. Il tycoon ha anche sottolineato di essere pronto a trattare solo se i paesi «sono disposti a darci qualcosa di grande, altrimenti non c'è spazio per negoziare». (L'Unione Sarda.it)

Introduzione (Sky Tg24 )