Dazi: Gdpr, fisco e Bond Usa questi i temi su cui Trump vuole trattare con l’Ue
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Privacy, tasse e titoli di Stato Usa sono i temi su cui Donald Trump vuole veramente ottenere qualcosa dall’Unione europea. Dal 2 aprile partiranno i dazi sulle auto importate: «è l’inizio della liberazione dell’America» ha detto Trump, aggiungendo che «se le aziende produrranno le auto negli Stati Uniti, non ci saranno dazi». Le tariffe, secondo le stime del tycoon, porteranno gli Usa ad incassare «tra i 600 milioni e un trilione di dollari in due anni». (Italia Oggi)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Sull’occupazione, la perdita è pari a 9.700-15.500 posti nelle pmi e negli stabilimenti legati all’export del settore auto. (LA STAMPA Finanza)
Le case automobilistiche italiane hanno espresso preoccupazione per i dazi Usa del 25% confermati dal presidente americano Trump a partire dal 2 aprile prossimo. Tra i marchi che saranno colpiti ci saranno anche quelli di lusso come Ferrari, Maserati e Lamborghini, ma secondo Roberto Valvassori, presidente dell’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA), le nuove tariffe potrebbero non impattare sulle vendite di queste vetture. (LAPRESSE)
Forse anche per questo, per i mercati che ieri hanno sfiorato ancora perdite del 2%, e per i rischi legati ad una guerra commerciale con i Paesi più vicini, il capo della Casa Bianca ha adottato un tono più conciliante, dopo la prima chiama… (la Repubblica)
Introduzione (Sky Tg24 )
Rivolgendosi agli amministratori delegati delle case automobilistiche, Trump ha detto che «il messaggio è 'congratulazioni, se producete auto negli Stati Uniti, guadagnerete un sacco di soldi. Così il presidente americano Donald Trump ha commentato, in una intervista alla Nbc News, l'ipotesi che le case automobilistiche aumentino i prezzi dei veicoli prodotti all'estero a causa dei nuovi dazi del 25%. (Il Messaggero - Motori)
Tra automobili e componentistica l’export Italia-Usa vale circa 5 miliardi di euro, senza contare poi quella parte di componenti che vengono esportate in Germania per la produzione di brand di lusso poi a loro volta esportate negli States. (Il Fatto Quotidiano)