Andrea Prospero e i 170 euro spesi per morire: «Chiamiamo ambulanza a quel fesso?». «No, poi ti trovano»
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I due indagati per il suicidio del ragazzo di Lanciano sono Emiliano Volpe e Iacopo Riccardi. Uno accusa l'altro di avergli procurato l'ossicodone. Ed è caccia agli altri soldi. Intanto parla la gemella Si chiamano Emiliano Volpe e Iacopo Riccardi i due indagati per la morte di Andrea Prospero a Perugia. Volpe è il 18enne finito agli arresti domiciliari. Riccardi è il ragazzo di Afragola indagato per detenzione e spaccio. (Open)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Intorno alle 13.30 di venerdì 24 gennaio, l’utente che gli investigatori identificano con il 18enne romano finito ai domiciliari, Emiliano Volpe, scrive in chat rivolto al terzo interlocutore che si è inserito nella conversazione tra lui e Andrea Prospero, il 19enne studente di Lanciano che verrà trovato senza vita il 29 gennaio, in un b&b del centro storico di Perugia (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Gli inquirenti cercano di capire perché nella stanza del 19enne morto per l'assunzione di oppiacei fossero presenti tutti quei dispositivi digitali. Resta aperta l'ipotesi che fosse in qualche modo legato ad attività criminose. (Sky Tg24 )
E, secondo la Procura del capoluogo umbro, istigato al suicidio da un 18enne romano, conosciuto sempre online, che lo avrebbe "accompagnato", messaggio dopo messaggio, a superare le ultime reticenze e a morire per effetto dell’ossicodone ingerito. (LA NAZIONE)

Gli inquirenti sono al lavoro per individuare il terzo ragazzo, invitato in chat dal diciottenne romano – agli arresti domiciliari per istigazione al suicidio - quando ormai il povero Andrea era quantomeno privo di sensi ("entra, parla con un morto"), il quale potrebbe essere denunciato per omissione di soccorso. (ChietiToday)
PERUGIA. "È molto provato per tutto quello che sta accadendo attorno a lui" il diciottenne romano agli arresti domiciliari per induzione o aiuto al suicidio nell'ambito delle indagini sulla morte a Perugia dello studente universitario lancianese Andrea Prospero. (Il Centro)
Potrà scegliere se rispondere alle domande o avvalersi della facoltà di non farlo. Una montagna da scalare, un peso insopportabile da affrontare per un ragazzo di 18 anni, che "può immaginare, è distrutto da tutto questo" spiega il suo legale, l’avvocato Alessandro Ricci. (LA NAZIONE)