Wimbledon, la gioia di Musetti: "Sognavo questo giorno da bambino. Senza Tartarini non sarei qui"

L’emozione di Lorenzo Musetti è grande, e anche più che giustificata: i primi quarti di finale Slam della sua vita arrivano nel tempio del tennis, Wimbledon. Battuto il francese Giovanni Mpetshi Perricard, e sul Campo 2 si apre la gioia per un successo che gli apre le porte di uno dei primi due campi dell’All England Lawn Tennis Club. Così il numero 2 d’Italia nell’intervista a fine match: “Per me è difficile emozionarmi, ma penso di averlo fatto. (OA Sport)

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Altoatesino, un passato da sciatore. Nel 2020 vince il suo primo titolo ATP, a Sofia. Nel 2023, la vittoria del primo Masters 1000 a Toronto. A novembre trascina l'Italia alla conquista della Coppa Davis. (Sky Tg24 )

Musetti, numero 22 del ranking, raggiunge così i colleghi Sinner e Paolini, con il ritorno di un tris azzurro nei quarti di uno Slam in singolare. Era dal 1948, dal Roland Garros, che tre azzurri non arrivavano ai quarti di finale. (Open)

Musetti batte Perricard a Wimbledon e conquista i suoi primi quarti di finale in un torneo dello Slam. Ha battuto il tennista francese in quattro set 4-6, 6-3, 6-3, 6-2. Ora ai quarti attende uno tra Zverev e Fritz. (IlNapolista)

Il tennis italiano continua a volare a vele spiegate sui prati londinesi. Dopo Jannik Sinner, e Jasmine Paolini nel singolo femminile, anche Lorenzo Musetti è approdato ai quarti di finale del singolare maschile di Wimbledon, terza prova stagionale del Slam, in scena sui campi in erba dell’All England Club. (Gazzetta del Sud)

Musetti sulla scia di Sinner e Paolini: batte Perricard ed è ai quarti di Wimbledon Per la prima volta nell'era Open l'Italia ha tre giocatori ai quarti di uno Slam. Ora affronterà il vincente tra Zverev o Fritz (Dire)

La sua sarà la terza partita di un programma che inizia alle 14.30 con il match tra la kazaka Elena Rybakina e la russa Anna Kalinskaya (la fidanzata di Jannik Sinner) e prosegue con quella tra lo statunitense Taylor Fritz e il tedesco Alexander Zverev. (Corriere della Sera)