Inflazione Usa in calo a luglio: una prospettiva di stimolo per le banche centrali

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Moneyfarm ECONOMIA

Questa settimana sono stati pubblicati alcuni dati importanti. In particolare, quelli riguardo l’inflazione, che sono stati migliori del previsto per luglio negli Stati Uniti. L’inflazione generale è scesa al 3% su base annua, leggermente inferiore alle previsioni. Questo risultato ha suscitato commenti ottimistici da parte dalla banca centrale statunitense e suggerisce che potremmo vedere un taglio dei tassi a settembre negli Stati Uniti. (Moneyfarm)

Su altri media

Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono saliti dello 0,2% su base mensile dopo la variazione nulla del mese precedente. Crescono oltre attese i prezzi alla produzione nel mese di giugno. (LA STAMPA Finanza)

Gli analisti si aspettavano un dato al 3,1%, dal 3,3% di maggio. (Milano Finanza)

S&P-500 Dollar Tree (LA STAMPA Finanza)

Borsa chiusura 11 luglio: le banche frenano Piazza Affari, il Big Tech manda in rosso il Nasdaq

Allo stesso tempo, anche l'inflazione core, che esclude le componenti volatili di prodotti alimentari ed energia, ha subito un rallentamento, scendendo al 3,3% dal 3,4% di maggio. Le attese di consensus erano di un +3,1% annuo. (il Giornale)

Il rapporto ha sorpreso positivamente poiché l'inflazione è stata inferiore alle aspettative. I dati sull'inflazione CPI statunitense per giugno sono stati pubblicati ieri alle 13:30 BST. (XTB)

L’inflazione degli Stati Uniti frena a sorpresa nel mese di giugno (+3% annuo) e scattano le prese di profitto sugli indici Usa che hanno più guadagnato nelle ultime settimane: S&P 500 (-0,78%) e Nasdaq (-1,72%), su diffuse vendite tra le big tech. (FIRSTonline)