Urne elettorali, schede e matitoni in piazza Montecitorio
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Montecitorio come un seggio elettorale. La piazza simbolo delle nostra Repubblica è stata “occupata” da una cabina elettorale e cinque urne, tante quanti i referendum sul lavoro e la cittadinanza, insieme a decine di matite e schede. Un’azione simbolica ma fondamentale per dire ad alta voce “lasciateci votare” e ribadire che “il voto è la nostra rivolta” perché senza partecipazione non c’è democrazia. (Collettiva.it)
La notizia riportata su altri giornali
Un’occasione che, come ogni anno, è tornata a riunire segretari e delegati della Confederazione Generale Italiana del Lavoro da tutta la provincia di Lucca per discutere delle priorità di intervento e degli obbiettivi del sindacato. (LuccaInDiretta)
E’ stato, infatti, costituito il Comitato provinciale, che sarà coordinato dal sindacalista Saverio Piccione, di cui sono entrati a far parte, a fianco della Cgil, le associazioni Libera, Articolo 21, Auser, Anpi e Arcigay, il Comitato per la difesa della Costituzione, il Partito Democratico, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Sinistra Futura e il Movimento Federalista Europeo. (Tp24)
Avellno, Landini: referendum non contro governo ma per cambiare leggi sbagliate Il segretario nazionale della Cgil: in venti anni troppi errori su lavoro e cittadinanza (Ottopagine)
Il segretario generale della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito con una delegazione del sindacato ha incontrato l’arcivescovo della diocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsiconuovo, Davide Carbonaro, per illustrare le motivazioni alla base del referendum su lavoro e cittadinanza che si terrà in primavera. (Sassilive.it)
Nella cornice dell’Hotel de la Ville, la segreteria provinciale guidata da Italia D’Acierno ha ospitato i massimi riferimenti regionali e nazionali: al fianco del segretario regionale Nicola Ricci, Maurizio Landini che torna in Irpinia dopo circa dieci anni di assenza. (Orticalab)
Tra metà aprile e metà giugno 2025 – la data esatta è ancora da stabilire, ma sarà una domenica – noi italiani potremo votare per abrogare, ossia eliminare o, di fatto, modificare, alcune leggi attualmente in vigore. (La Legge per Tutti)