Distruzione nel distretto della Bekaa dopo i raid israeliani

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ESTERI

Roma, 10 ottobre - Immagini di devastazione emergono dai villaggi libanesi nel distretto occidentale della Bekaa e a sud-ovest della città di Baalbek, a seguito degli attacchi aerei israeliani. Le operazioni militari, sebbene più limitate rispetto a quelle in corso a Gaza, hanno comunque causato danni significativi e vittime tra la popolazione civile. I missili lanciati contro Israele sono aumentati, intensificando ulteriormente il conflitto.

Meron Rapoport, giornalista israeliano, è atterrato a Roma mentre le agenzie di stampa diffondevano le prime notizie sugli incidenti che hanno coinvolto diverse aree del Libano. A Beirut, una fortissima esplosione è stata avvertita poco prima delle 20 locali di ieri sera, causando il panico tra i residenti. Le ambulanze sono intervenute rapidamente nei quartieri di Ras el-Nabaa e Bourj Abi Haida, nonché a Basta, dove sono state colpite diverse palazzine. Questi quartieri, situati nel cuore della capitale libanese, sono densamente popolati e ospitano una popolazione mista di sciiti, sunniti e cristiani.

Il ministero della salute libanese ha riferito che almeno 22 persone sono rimaste uccise nei raid aerei israeliani che hanno colpito diverse zone del centro di Beirut nelle ultime ore. Gli incendi scoppiati nei quartieri colpiti hanno ulteriormente aggravato la situazione, rendendo ancora più difficile l'intervento dei soccorritori. Il conflitto tra Israele e i militanti di Hezbollah, sostenuti dall'Iran, continua a mietere vittime e a causare distruzione.

Nel frattempo, l'attacco israeliano contro tre basi dell'UNIFIL, due delle quali presidiate da personale italiano, ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale. Due caschi blu di nazionalità indonesiana sono rimasti feriti durante l'incidente.