Siria. Curdi: Mahbad Seleman, ‘il futuro è nell’autonomia’

17/12/2024 ESTERI

A cura di Shors Surme – La crisi siriana si presenta con molte incognite per il futuro, soprattutto per la frammentazione della società siriana in etnie, confessioni e gruppi di ogni genere, che in realtà nel corso dei secoli hanno imparato a convivere in un equilibrio complesso ma funzionale. La fine del regime di Bashar al-Assad e la presa del potere da parte dei jihadisti guidati da al-Jolani ha visto certamente il supporto di potenze straniere, come pure un accordo, di cui ancora non si conosce molto, con la Russia (Notizie Geopolitiche)

Ne parlano anche altri media

Un corteo costellato di bandiere curde ha sfilato nel pomeriggio in centro a Torino in difesa del Rojava, il Kurdistan occidentale, una regione de facto autonoma della Siria, l'amministrazione... (Virgilio)

Un corteo costellato di bandiere curde ha sfilato nel pomeriggio in centro a Torino in difesa del Rojava, il Kurdistan occidentale, una regione de facto autonoma della Siria, l'amministrazione autonoma della Siria del nord est, "che da dieci anni sta consolidando un sistema di convivenza tra popoli secondo il modello del confederalismo democratico" hanno detto i manifestanti, minacciato dagli oppositori di Assad filo al Qaeda e dall'esercito turco. (Tiscali Notizie)

Tutti riceveranno i loro diritti secondo la legge", ha detto in un video il leader jihadista che ieri ha promesso lo svolgimento di elezioni. Al Jolani vuole far tornare il popolo curdo siriano nelle zone finora dominate dalla Turchia e dai ribelli filo-turchi perché "se Allah vuole, i curdi saranno parte integrante dello Stato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il legame sembra crescere sempre di più, alimentando l’interesse dei media e del pubblico. Nonostante la differenza di età – 21 anni – le recenti foto pubblicate mostrano una coppia affiatata e seria, che trascorre momenti in famiglia e con amici, smentendo i dubbi sulla stabilità della loro storia. (SofiaOggi.com)

Introduzione (Sky Tg24 )

Il leader islamista, ex Al Qaeda e ora a capo delle milizie che hanno cacciato il presidente dopo anni di intensa attività diplomatica, promette elezioni e diritti per tutte le comunità in una fase ancora molto confusa (Open)