La notte del Parco Verde di Caivano dopo gli sfratti: "Perché per noi non esiste perdono?"

La notte del Parco Verde di Caivano dopo gli sfratti: Perché per noi non esiste perdono?
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Fanpage.it INTERNO

A cura di Gaia Martignetti 5 Le famiglie sfrattate sfilano nel Parco Verde «Chi ha sbagliato paga con la legge, la giustizia e il tribunale. Non dobbiamo essere condannate noi a vita, mamme e figlie. Altrimenti il carcere a che serve?». La notte cala presto sul Parco Verde di Caivano. Anche se qualcuno giura di non aver mai visto il sole. A illuminare i palazzoni poco distanti dalla chiesa di don Maurizio Patriciello, ci sono solo le luci delle sirene delle forze dell'ordine. (Fanpage.it)

Su altre fonti

Caivano sgomberate 36 case occupate abusivamente, la premier Giorgia Meloni: «:primo passo verso la riqualificazione del Parco Verde». Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

Libero pubblica oggi le foto degli interni degli alloggi popolari sgomberati tre giorni fa nel Parco Verde di Caivano. Nei giorni scorsi la procura di Napoli Nord ha sgomberato 36 famiglie che le avevano occupate anni fa. (Open)

Avevamo annunciato che il lavoro del governo a Caivano non era affatto concluso e che sarebbe andato avanti. Di Nino Femiani NAPOLI "Lo Stato mantiene un altro impegno preso coi cittadini – dichiara la premier Giorgia Meloni –. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Le case “extra lusso” degli sgomberati di Caivano, dai rubinetti dorati ai bagni in marmo

E proprio del rapporto con la presidente del Consiglio dei ministri Patriciello parla nella sua audizione a Palazzo San Macuto. Meloni e Patriciello (Fanpage.it)

«Caivano capro espiatorio di un governo senza idee», si legge su uno striscione applicato nella zona in cui da tre giorni è allestito un sit-in soprattutto di donne. Dopo «l’operazione di ripristino della legalità», come l’ha definita il prefetto di Napoli, Michele di Bari, sono iniziate le proteste. (Corriere della Sera)

Sono le istantanee degli interni di alcune delle 36 case popolari sgomberate tre giorni fa a Caivano perchè abitate da persone che non ne avevano alcun diritto, sia per questioni di reddito, sia perché pregiudicate e risultate affiliate o vicine alla camorra. (Internapoli)