Caivano, Don Patriciello a De Luca: «Io Pippo Baudo? Mi conosce bene, non me l'aspettavo»
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«Con De Luca non dico eravamo amici, ma mi conosce molto bene, non me l’aspettavo proprio». Così, nel suo intervento don Maurizio Patriciello parroco del Parco Verde di Caivano alla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Ha ricordato le parole dette qualche tempo fa al suo indirizzo dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che di lui disse «Conosciuto come il Pippo Baudo della zona nord di Napoli». (ilmattino.it)
Ne parlano anche altre fonti
La protesta (ilmattino.it)
“Oggi lo Stato mantiene un altro impegno preso coi cittadini. Il governo si era impegnato per la riqualificazione del Parco Verde di Caivano a Napoli, una delle zone più degradate del capoluogo campano, e oggi sono iniziati gli sgomberi delle case occupate. (il Giornale)
Lo ha affermato don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, nel corso dell'audizione di oggi in Commissione Antimafia in cui ha ripercorso, passo dopo passo, le fasi vissute dal Parco Verde di Caivano: dalla costruzione di quelle strade, alla trasformazione di quell'area in una delle più grandi piazze di spaccio, per passare attraverso il degrado e gli abusi su bimbi e ragazzine. (La Repubblica)
«La signora - scrive Pisani nella missiva - già profondamente segnata dalla dolorosa vicenda subita dalla figlia, si trova oggi a vivere in un clima di paura, tensione e segregazione forzata senza poter neppure uscire di casa per soddisfare i propri bisogni primari, a causa delle continue minacce alla sua incolumità. (ilmattino.it)
Libero pubblica oggi le foto degli interni degli alloggi popolari sgomberati tre giorni fa nel Parco Verde di Caivano. Nei giorni scorsi la procura di Napoli Nord ha sgomberato 36 famiglie che le avevano occupate anni fa. (Open)
È racchiusa tutta in queste parole la storia di degrado, di illegalità, di disperazione e di isolamento di chi vive nel Parco verde di C… NAPOLI. (La Stampa)