Mobilità sanitaria, migrare per curarsi: 670mila ricoveri fuori Regione nel 2023
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Migrare per motivi di salute, nella speranza di ricevere fuori Regione le cure migliori per la propria malattia. Si parte prevalentemente dal Sud in direzione Nord per fare interventi chirurgici di alta complessità, raggiungere centri specializzati per una determinata malattia, ma anche per effettuare visite specialistiche ed esami diagnostici. Secondo il «Rapporto sulla mobilità sanitaria interregionale 2023» di Agenas -Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali in collaborazione e su mandato del ministero della Salute, l’anno scorso solo i ricoveri effettuati fuori Regione sono stati quasi 670mila. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
Mobilità sanitaria, Consigliere regionale Vizziello (Basilicata Casa Comune): aumentano i lucani che si ricoverano fuori regione e diminuiscono i cittadini di altre regioni che si ricoverano in Basilicata. (Sassilive.it)
Istituito nel 1978 all’antivigilia di Natale con la legge n. 833 ha rappresentato un modello assistenziale nazionale di riferimento per numerosi studiosi di organizzazione sanitaria e politici di tutto il mondo. (L'Unione Sarda.it)
I dati sulla mobilità sanitaria evidenziano il divario tra Nord e Sud: sono un milione i “migranti della salute”. Lo Studio sui migranti sanitari di CasAmica, che da 40 anni accompagna per un tratto il cammino fragile di questi pazienti e che tra Roma, Milano e Lecco mette a disposizione 150 posti letto e ospita in media 4mila pazienti all’anno, registra come il 70% si sposta in cerca di “una migliore offerta sanitaria (51%), medici più preparati (39%) o addirittura nell’impossibilità di ricevere cure adeguate nella propria regione (32%)”. (Nurse Times)
Nuovo Report dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Il privato accreditato è il più gettonato, gestisce circa i tre quarti delle prestazioni di alta complessità. (Quotidiano Sanità)
I dati del 2023 sono stati presentati oggi, 12 dicembre, da Agenas, l’Agenzia del ministero della Salute per i servizi sanitari regionali. In termini di spesa, nel 2023 si registra una crescita nell’ordine del 7 per cento sul 2022, che completa il trend post pandemia e porta il totale a 2,88 miliardi di euro (su circa 130 del fondo sanitario nazionale). (Il Fatto Quotidiano)
Lo afferma l’Agenas secondo cui, confrontando i dati del 2023 con quelli del 2019, si osserva come, sebbene il numero di ricoveri in mobilità sia diminuito (668.145 nel 2023 rispetto ai 707.811 del 2019), la spesa sia aumentata leggermente, passando da 2,84 miliardi nel 2019 a 2,88 miliardi nel 2023. (Sanità24)