Conti spiati, Meloni: "Non riusciranno a togliermi di torno"

Conti spiati, Meloni: Non riusciranno a togliermi di torno
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''In questa Nazione ci sono probabilmente gruppi di pressione. I gruppi di pressione non accettano di avere al governo qualcuno che pressioni non se ne fa fare e non si fa ricattare. E allora, magari tentano di toglierselo di torno con altri strumenti. Temo che non riusciranno''. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un'intervista al Tg5, di cui alcuni passaggi sono stati anticipati dal Tg4 (Adnkronos)

Ne parlano anche altre testate

Immaginate di aprire il conto in banca, per poi scoprire che qualcuno vi ha spiato per anni. Questo è esattamente ciò che è successo a Giorgia Meloni, ma anche alla sorella Arianna e all'ex compagno della premier Andrea Giambruno. (QuiFinanza)

A denunciare per primo il fatto che vi fossero ingressi sospetti nel proprio conto è stato Antonio Moschetta. Un fantasma. (quotidianodipuglia.it)

Si allarga l'inchiesta sul presunto dossieraggio partito da un dipendente infedele di Intesa Sanpaolo, sottoposto la scorsa estate a procedimento disciplinare e poi licenziato dall'istituto bancario.Vincenzo Coviello avrebbe, secondo gli inquirenti, spiato anche i movimenti della carta di credito del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che nelle scorse ore è tornato sulla vicenda definendola inquietante perché, se l'impianto accusatorio fosse provato, significherebbe aver spiato i movimenti dei politici spiati. (BitontoViva)

Vincenzo Coviello, anomalie nelle ricerche: «Conti correnti spiati una sola volta e per pochi secondi». Ha salvato i file?

«A me spiace che nel conto corrente non si vedano i mutui, almeno avevano un quadro generale delle attività e delle passività. Al di là delle batture, è un paese che ci sorprende sempre, ma in negativo». (ilgazzettino.it)

La Juventus e la sua società resta sempre nel mirino degli "spioni". Come riportato stamattina da Il Secolo XIX, infatti, ci sarebbero anche Andrea Agnelli e il club bianconero tra i soggetti monitorati abusivamente da Vincenzo Coviello, il dipendente “spione” di Intesa Sanpaolo che dalla sua postazione ha sbirciato i conti correnti di oltre 3500 persone in tutta Italia, si giustifica. (Tutto Juve)

Adesso i pm di Bari cercano di recuperare i file scaricati e poi eliminati nei dispositivi sequestrati a Vincenzo Coviello. Perché come lo stesso lo stesso dipendente di Intesa Sanpaolo ha ammesso, indagato per i 6.600 accessi abusivi che hanno portato la procura a contestargli anche il tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, i download sono stati eliminati. (ilmessaggero.it)