Corvetto come una banlieu e il tam tam nelle chat. «Fare giustizia per Ramy»

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ilmessaggero.it INTERNO

Il martedì, in via dei Panigarola, è giorno di mercato. Tra le bancarelle all’angolo con via dei Cinquecento l’asfalto è bruciato, la guerriglia che da domenica infiamma il quartiere ha lasciato segni che sono un simbolo per i ragazzi che a metà giornata si ritrovano davanti al bar tabacchi. «Chiediamo la verità per la morte di Ramy», si fa portavoce Nadir, cresciuto con il diciassettenne morto domenica notte nello schianto del TMax guidato da Fares, tunisino di 22 anni, in fuga dai carabinieri. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Se davvero ci sono state responsabilità da parte delle forze di polizia nella morte di Ramy, capirlo sarà lungo e complesso. Nei video delle telecamere posizionate all’incrocio tra via Quaranta e via Ripamonti non c’è la chiarezza del Var. (Corriere Milano)

L’iscrizione, fanno sapere dalla Procura di Milano, è stata fatta a titolo di garanzia e serve a permettere tutti gli accertamenti necessari. La notizia è stata diffusa nel pomeriggio, dopo una notte di tensioni nel quartiere Corvetto di Milano per le proteste in seguito alla morte del 19enne egiziano che ha perso la vita dopo essere stato inseguito in scooter dai militari. (Il Fatto Quotidiano)

È solo una delle voci della rabbia che sta montando in questi giorni, e soprattutto in queste notti, nel quartiere alla periferia sud di Milano, dopo la morte di Ramy Elgaml, elettricista 19enne, avvenuta in un incidente durante un inseguimento con un’auto dei carabinieri per diversi chilometri attraverso la città, in via Ripamonti, alle quattro di domenica mattina. (Avvenire)

Corvetto come le banlieue: roghi, disordini e video su TikTok. La rabbia dei «maranza» per la morte di Ramy

«Vogliamo solo giustizia per Ramy» dice S, 18 anni non ancora compiuti, gli ultimi cinque vissuti a Milano in via dei Cinquecento nel cuore delle case popolari del Corvetto. «Facciamo casino perché non ci fanno vedere i video. (il manifesto)

L’ultimo recentissimo caso quello al quartiere corvetto alla periferia di Milano, dove un centinaio di giovani ha protestato, dopo per la morte di Ramy Elgaml, 19enne deceduto in un incidente stradale nella notte fra sabato e domenica in scooter durante un inseguimento dei carabinieri. (TV2000)

Per capire cos’è oggi il Corvetto bisogna «scrollare» centinaia di video su TikTok dove gli hashtag per il 19enne morto domenica notte, rimbalzano tra le periferie d’Italia e l’Egitto. Corvetto come le banlieue, dove si bruciano barricate di rifiuti, dove ad ogni angolo c’è un lenzuolo bianco che chiede «verità e giustizia». (Corriere Milano)