I conti di Stellantis scricchiolano, l’Italia sarà la prima a pagare

I conti di Stellantis scricchiolano, l’Italia sarà la prima a pagare
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il manifesto ECONOMIA

Ora che anche i conti globali iniziano a scricchiolare, la dismissione di Stellantis in Italia è ancor di più una certezza. Il diario dell’ultima settimana lo certifica e la strategia del governo, del ministro Urso e delle istituzioni locali – piemontesi in primis – appare sempre più fallimentare per difendere produzione e posti di lavoro nella patria della fu Fiat. Finora la gestione di Tavares poteva infatti far leva su conti in ordine, quelli che hanno garantito alla famiglia Agnelli dividendi miliardari mentre i 60 mila lavoratori italiani del gruppo – erano 20 mila in più solo due anni fa – continuano con ammortizzatori sociali – a Mirafiori e Atessa gli ultimi annunci – e totale incertezza sul loro futuro. (il manifesto)

Su altri giornali

All’improvviso, Stellantis ha problemi a vendere perfino le Jeep negli USA, uno dei brand a stelle e strisce più noti, e nonostante la domanda di SUV e di mezzi fuoristrada sia altissima oltreoceano. (Scenari Economici)

Lo ha dichiarato lo stesso Tavares, commentando l’ingresso nel gruppo della cinese Leapmotor che porta a 15 i marchi controllati da Stellantis: “Se sono troppi“, ha detto il manager portoghese, “chiuderemo quelli meno redditizi“. (SicurAUTO.it)

I pacchetti di separazione volontaria sono disponibili per i dipendenti non rappresentati dai sindacati negli Stati Uniti a livello di vicepresidente e solo in “certe funzioni”. A differenza delle offerte precedenti, non ci sono requisiti minimi di anni di servizio. (ClubAlfa.it)

I risultati deludenti di Stellantis mettono in dubbio i piani di espansione a Termoli

"Sì assolutamente, è stato un mentore per me. Ho avuto l’opportunità di lavorare per 14 anni con un uomo straordinario. In un'intervista rilasciata alla CNBC, John Elkann ha parlato di suo Nonno: "Ciò che più mi ha insegnato mio nonno è stato ascoltare e imparare, ma soprattutto imparare a chiedere e a fare domande. (Tutto Juve)

Il Gruppo chiude il semestre con ricavi netti pari a 85 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto al primo semestre 2023, «principalmente a causa del calo dei volumi e del mix di prodotti», viene spiegato in una nota, e un utile netto di 5,6 miliardi di euro, in calo del 48% rispetto al 2023, «principalmente a causa del calo dei volumi e del mix, del vento contrario dei cambi e dei costi di ristrutturazione». (Il Messaggero - Motori)

Questa situazione alimenta le preoccupazioni degli investitori riguardo alle performance del gruppo automobilistico nel primo semestre del 2024 e potrebbe avere un impatto negativo sui progetti di investimento, in particolare sulla prevista gigafactory di batterie a Termoli. (Primonumero)