Marco Travaglio contro Beppe Grillo a Otto e mezzo su La7, l'attacco: "Un bambino che porta via la palla"
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Marco Travaglio è intervenuto a gamba tesa sul tema delle liti interne al Movimento Cinque Stelle, utilizzando parole dure e incisive nel commentare le ultime mosse di Beppe Grillo. Ospite di “Otto e Mezzo” su La7, il giornalista ha accusato l’ex leader di non mettere più a fuoco gli obiettivi e di non riconoscere la volontà della base, che lo ha praticamente abbandonato con un ampio dissenso. Un comportamento bollato da Travaglio come infantile, paragonabile a quello di un bambino che se ne va via con il pallone per non far giocare gli altri. (Virgilio Notizie)
Su altri giornali
Toninelli: il comico è il proprietario del nome e farà valere le sue ragioni.Ciak, gli girano. Dopo l’assemblea che ha cancellato la figura del garante, il fondatore è pronto alla guerra legale contro l’avvocato: consultazione da ripetere anche per il ruolo svolto da Crimi allo spoglio. (La Verità)
Il presidente del Movimento attacca poi il programma di Nicola Porro su Rete 4: «Toni faziosi e violenti contro di noi» (Open)
Al centro dello scontro ci sono le modifiche statutarie, il destino del simbolo del Movimento e le accuse reciproche che mettono a rischio l’unità interna. La tensione all’interno del Movimento 5 Stelle raggiunge livelli mai visti, con un duro confronto tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo (Virgilio Notizie)
Per di più, con la volontà di eliminare la figura del garante, Beppe Grillo. Insomma, la Costituente non sarà di certo l'ultima tappa del travagliato percorso pentastellato. (ilmessaggero.it)
Domenica sera si è scritta la pagina più bassa della storia del MoVimento 5 Stelle e probabilmente una delle più tristi della storia politica italiana. Un applauso e grida di giubilo per festeggiare l’eliminazione del Garante del MoVimento. (Il Fatto Quotidiano)
Non è infatti la prima volta che Beppe Grillo, alfiere della democrazia diretta e del (un tempo) fortunato slogan "uno vale uno", fa ripetere una votazione online in cui il risultato non è quello da lui sperato. (la Repubblica)