Podcast. Lavoro, migranti, fine vita: dentro ai temi del Festival del Cinema di Venezia

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Gli argomenti che arrivano sul grande schermo al Lido parlano direttamente all'attualità, con interpretazioni e prospettive diverse. Scopriamo quali con la nostra inviata Angela Calvini Your browser does not support the audio element. Gli argomenti che arrivano sul grande schermo al Lido parlano direttamente all'attualità, con interpretazioni e prospettive diverse. Scopriamo quali con la nostra inviata Angela Calvini Lavoro, migrazioni, fine vita. (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri media

La Mostra del cinema di Venezia 2024 sta per chiudersi ed è tempo di bilanci. La qualità dei film in concorso: «pas mal», direbbero i francesi, ma senza grandi picchi, come capita spesso nelle ultime edizioni del festival lagunare. (Panorama)

Troppo lavoro capire se sia stata Cannes o Venezia a installare per prima un contatore in sala . Sta di fatto che questo giochetto dei festival del cinema di conteggiare gli applausi ha ormai assunto proporzioni ridicole di purissima arte fumogena del marketing. (Io Donna)

23 milioni di costi – 16 per la sola kermesse -, un introito di 70 milioni tra diretto e indotto e 6.350 posti in sala: la Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia ‘24, diretta da Alberto Barbera, è tra le più riuscite della storia, per giro d’affari e presenze di star. (Forbes Italia)

La Mostra del cinema di Venezia è la quintessenza dell'immagine e anche il trentino Jacopo Salvi è tra i fotografi protagonisti in Laguna

Da questa settimana fino ai primi di ottobre, saranno infatti disponibili al cinema e sulle piattaforme opere di cui si parlerà molto e, in alcuni casi, faranno la parte del leone ai prossimi Oscar. (L'Eco di Bergamo)

Il nostro inviato ha raccolto tutti i segreti e le curiosità dell’appuntamento in Laguna Paolo Fiorelli (Tv Sorrisi e Canzoni)

La Mostra del cinema di Venezia è la quintessenza dell'immagine e anche il trentino Jacopo Salvi è tra i fotografi protagonisti in Laguna Tra la pattuglia dei fotografi ufficialmente autorizzati a sostare sul red carpet si nota il trentino Jacopo Salvi, ormai da anni il più quotato fotoreporter della Biennale (il Dolomiti)