In Medioriente va impedito il conflitto totale: la capacità di dissuasione Usa può ben poco

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

La sconfinata e criminale hybris di Benjamin Netanyahu e dei suoi accoliti nazisionisti sembra finalmente destinata a raggiungere l’obiettivo che si era più o meno lucidamente proposta: la guerra aperta in Medio Oriente e il conseguente scatenamento della guerra mondiale. Unico modo per salvare le flaccide terga ed evitare la destituzione e l’inevitabile reclusione nei carceri patrii o in quelli della Corte penale internazionale (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Sono arrivati a quota '50mila' i cittadini libanesi e siriani che vivono nel Paese che sono 'entrati in Siria in fuga dagli attacchi aerei israeliani', mentre 'ben oltre 200 mila sono gli sfollati all'interno del Libano' a causa della guerra scatenata da Israele. (Sky Tg24 )

"Operazioni limitate al confine". Questi, secondo il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller, sono gli obiettivi strategici che il governo israeliano ha indicato a quello americano, durante le comunicazioni avute nelle ultime ore sul Libano. (la Repubblica)

– Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha dichiarato al Times of Israel che i raid limitati che le forze di difesa israeliane hanno lanciato contro le postazioni di Hezbollah sul lato libanese della Blue Line sono “in linea con il diritto di Israele di difendere i propri cittadini e di riportare i civili a casa in sicurezza”. (Agenzia askanews)

Il patto tra Biden e Netanyahu: “Guerra contro l’asse del male”

"Nessuna Amministrazione ha aiutato Israele più della mia. Nessuna" ed il primo ministro, Benjamin Netanyahu "dovrebbe ricordarsene". Lo ha dichiarato in conferenza stampa il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha parlato della cooperazione tra Tel Aviv e Washington, dicendo che "i nostri team sono in contatto 12 ore al giorno" sia a livello diplomatico che militare. (Il Sole 24 ORE)

Truman, è in rotta verso il Mediterraneo. La portaerei USS Abraham Lincoln prolungherà la sua presenza nella regione e un’altra, la Harry S. (Corriere della Sera)

GERUSALEMME-WASHINGTON. «L’attesa dell’attacco, è essa stessa un attacco». (La Stampa)